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Inter-Spezia (3-0): Inzaghi punta tutto sul (suo) lato forte e valorizza i cambi

Inter-Spezia rimette la squadra di Inzaghi sui binari giusti. Dopo qualche sofferenza di troppo a Lecce, il 3-0 di Milano dimostra che i nerazzurri hanno solo bisogno di tempo. Lautaro Martinez, Calhanoglu e Correa firmano la vittoria. Partita a senso unico, preparata bene e gestita anche meglio da Inzaghi. Di seguito l’analisi tattica di Inter-Spezia di Serie A

Pre-Game Analysis: il modulo e le scelte di Inzaghi

FORMAZIONE – Ecco il 3-5-2 di partenza dell’Inter scelto da Simone Inzaghi per affrontare lo Spezia in Serie A: 1 Handanovic ©; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Alessandro Bastoni; 2 Dumfries, 23 Barella, 77 Brozovic, 20 Calhanoglu, 32 F. Dimarco; 90 Lukaku, 10 Lautaro Martinez.

Inter-Spezia formazione ufficiale
Inter-Spezia formazione ufficiale

In-Game Analysis: lo sviluppo e la lettura della partita

HIGHLIGHTS – Nel primo tempo, al 35′ Lautaro Martinez segna un gol bellissimo dal limite dell’area sfoderando un sinistro perfetto di prima intenzione sulla sponda aerea di Lukaku (1-0). Poi al 43′ ecco la traversa clamorosa di Lukaku di testa su bel cross di Bastoni da sinistra. Nel secondo tempo, al 52′ Calhanoglu trova il destro chirurgico e vincente nell’angolino basso sinistro di Dragowski sbrogliando il traffico creatosi nell’area bianconera sull’asse Lukaku-Skriniar (2-0). Infine, all’82′ Correa a botta sicura di destro non può sbagliare a porta praticamente vuota su assist di Dzeko alla sua sinistra dopo il bel lancio di Gagliardini per il bosniaco (3-0).

MODIFICHE – Al 68′, sul risultato di 2-0, primo doppio cambio per l’Inter: fuori Dimarco e Lukaku, dentro Gosens e Dzeko. Staffetta nel ruolo di quinto sinistro e di centravanti. Al 76′ secondo doppio cambio di Inzaghi: fuori Calhanoglu e Lautaro Martinez, dentro Gagliardini e Correa. Altra staffetta sul lato sinistro, con l’italiano che agisce da mezzala e l’argentino da punta. Infine, sul 3-0, all’85′ ecco il quinto e ultimo cambio nerazzurro: fuori Brozovic, dentro Asllani. Debutto a San Siro per il talento albanese, che entra a partita ormai chiusa e finita.

Player Analysis: il singolo decisivo visto ai raggi X

PROTAGONISTA – Quando gira tutto alla perfezione, o quasi, i meriti non possono non essere di chi non deve nemmeno scendere in campo a giocare: Inzaghi (vedi pagelle di Inter-Spezia). L’allenatore nerazzurro prepara la partita senza prendersi rischi inutili e la legge con altrettanta precisione. I cambi possono sembrare azzardati, invece tocca i tasselli giusti per tenere alta l’asticella e chiudere la pratica Spezia prima del 90′. Sul tabellino dei marcatori figurano tre nomi diversi ma i tre punti alla fine sono il frutto di una tripletta di Inzaghi. Convincente.

Post-Game Analysis: le considerazioni finali

COMMENTO – Inter molto alta per quanto riguarda il baricentro. Lo Spezia viene schiacciato immediatamente nella propria metà campo. L’assetto scelto da Inzaghi, ma soprattutto quello di Gotti, fa sì che la partita si sviluppi principalmente sulla fascia sinistra nerazzurra. Bastoni spinge e crossa addirittura più di Dimarco. Ottimo, comunque, il lavoro equilibrante fatto sul centro-destra dal trio Skriniar-Barella-Dumfries. Il lato destro dello Spezia è quello più vulnerabile, di coseguenza il suo lato sinistro è quello su cui punta Inzaghi per creare supremazia tecnico-tattica. Si spiega così la scelta della coppia Bastoni-Dimarco. Non una bocciatura per Gosens né per Darmian. Semplicemente serviva una coppia in grado di abbinare fisicità difensiva e propensione offensiva, non viceversa. Questa è la mossa vincente che indirizza la partita: le due pedine mosse rispetto a Lecce fanno la differenza. Così l’Inter fa la partita senza mai subirla.

OSSERVAZIONE – I tre punti di Inter-Spezia portano la firma di Inzaghi. Questo è certo. Ciò che va sottolineato è il fatto che l’allenatore nerazzurro continui a lavorare a ranghi ridotti rispetto alla situazione ideale. Manca un centrale in difesa. Senza il jolly Mkhitaryan manca anche una pedina importante a centrocampo (Agoumé in panchina fa solo numero, ndr). E vanno bene le staffette, ma esterni e attaccanti sono contati. Finché non manca nessun altro, può andare tutto bene. Con un’assenza extra… beh, il discorso è chiaro. Il mercato ancora aperto non aiuta Inzaghi, che nel frattempo a modo suo valorizza la rosa a disposizione. Alla formazione titolare va affiancato il pacchetto dei cinque cambi. Inzaghi non può ancora aver individuato i suoi “16 titolari” della nuova stagione ma intanto si gode quello che ha. La dimostrazione è data dal trio Gagliardini-Dzeko-Correa in occasione del 3-0, senza dimenticare il rodaggio di Gosens e soprattutto il primo bagno di Asllani a San Siro. I cinque cambi non fanno vincere la partita, i cinque cambi – sfruttati bene – fanno sì che il 4-0 sia più vicino del 2-1. Il dominio nerazzurro è assoluto: Inzaghi stravince la sfida contro Gotti. Un ottimo test in vista della Lazio di Sarri…

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