Ballotta: «Inter, un vantaggio legato a Inzaghi! Handanovic titolare giusto»
L’Inter stasera alle 20.45 sfiderà la Lazio allo stadio Olimpico nel match valevole per la terza giornata di Serie A (vedi articolo). Marco Ballotta, ex di entrambe le squadre, è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva dove ha parlato del confronto ma anche di Inzaghi
SCONTRI DIRETTI – L’Inter e la Lazio stasera daranno vita al primo degli scontri diretti della terza giornata di Serie A. Marco Ballotta parla del confronto tra le due squadre: «Questo turno ci sono scontri interessanti, insomma incominciano ad affrontarsi le squadre tra di loro e magari parliamo di scontri diretti, anche se è molto presto, che possono dare qualche indicazione. Quella di stasera sarà una bella partita sicuramente».
IDEE CHIARE – Sul dualismo tra Samir Handanovic e André Onana, Ballotta da ex portiere ha pochi dubbi: «Handanovic titolare ed Onana sempre in panchina? Com’è giusto che sia anche perché insomma non penso sia giusto accantonare un portiere come Handanovic anche se puoi iniziare a pensare al futuro con Onana. Secondo me Handanovic dà ancora garanzie e poi se strada facendo non si comporta come dovrebbe è lì pronto Onana ma per il momento è giusto siano partiti con lo sloveno titolare. Prima di tutto per rispetto dei suoi anni all’Inter e poi perché è un ottimo portiere».
EQUILIBRIO – Ballotta prosegue parlando della situazione portieri in casa Lazio: «Provedel e Maximiano? Lì secondo me si equivalgono molto i portieri. Provedel conosce di più il calcio italiano, anche se non ha fatto milioni di partite in Serie A, però ha dimostrato di essere all’altezza. Maximiano lo conosco poco, non si è presentato benissimo alla prima di campionato, può capitare l’errore ma lasciare la tua squadra in dieci uomini dopo 10 minuti non è sicuramente il massimo. Sicuramente la scelta di Sarri non è ancora definitiva, deve ancora conoscerli».
CONOSCENZA – Ballotta dice la sua sul potenziale della rosa nerazzurra: «Inter più forte con Lukaku? Più forte dell’anno scorso a mio avviso sì se nessuno va via, se qualche difensore dovesse cambiare aria mancherebbe qualcosa ma se dovesse rimanere così è più forte anche perché Inzaghi ha un anno di conoscenza in più. Il primo anno di un allenatore non dico sia difficile ma devi dare delle attenuanti, in un secondo anno hai la conoscenza totale dei tuoi giocatori e puoi dare qualcosa in più. Ecco perché l’Inter rispetto alle altre la vedo leggermente avvantaggiata, sicuramente come organico è la più forte».
VECCHI TEMPI – Per chiudere, un commento sull’amico Inzaghi: «Se si vedeva che sarebbe diventato un allenatore ai tempi in cui era calciatore? Dico la verità, no. Perché si comportava da ragazzo, poi viveva di calcio ma da lì a dire che potesse diventare allenatore no. Poi ha fatto vedere che la sua passione per questo sport era totale, dal settore giovanile alla Prima Squadra e oggi non è un caso se è l’allenatore dell’Inter».