Inter, Inzaghi deve reagire (anche all’assenza di Lukaku): evitare un rischio
L’Inter e Inzaghi sono chiamati a cambiare subito marcia per non scivolare in un pericoloso vortice prima di un tour de force tra campionato e Champions League. Il crollo contro la Lazio non fa dormire sogni sereni a società, squadra e allenatore. Martedì ci sarà la Cremonese a San Siro e sabato subito il Milan, poi il Bayern Monaco. Non c’è tempo per leccarsi le ferite
IL TEMPO SCORRE – L’Inter e Simone Inzaghi devono evitare di scivolare nello stesso vortice che li ha risucchiati la scorsa stagione nel periodo febbraio/marzo. Anche ai tempi ci fu un tour de force non indifferente e anche ai tempi il clima non era dei migliori. E tutto partì dal famoso derby del 5 febbraio, quello della doppietta di Olivier Giroud e dello scudetto scucito dal petto. Adesso cambiano i tempi perché siamo ancora all’inizio della stagione, ma è anche vero che quella in corso è una stagione differente dalle altre, causa Mondiale a novembre/dicembre. Perdere punti pesanti adesso non gioca a favore dell’Inter perché il post Mondiale sarà per tutti un’incognita, mettere fieno in cascina fino allo stop è fondamentale.
CAMBIO DI MARCIA – Non c’è dunque tempo per fermarsi a pensare. Va bene analizzare quanto successo con la Lazio, ma il cambio di marcia deve essere immediato a iniziare da martedì sera a San Siro contro la neopromossa Cremonese. Poi sabato 3 settembre sarà già derby con il Milan e mercoledì 7 sarà la volta del Bayern Monaco nella prima giornata della fase a gironi di Champions League. Ai problemi già evidenziati, si aggiunge adesso l’infortunio di Romelu Lukaku (vedi articolo). Inzaghi adesso dovrà caricarsi la squadra sulle spalle, reagire e affidarsi alle sue “seconde linee”: Edin Dzeko e Joaquin Correa scaldano i motori.