Inter-Sampdoria, curva shock: minacce e insulti. Club e Digos si muovono
Serata da dimenticare per il tifo organizzato dell’Inter che ha fatto passare minuti di panico agli stessi tifosi nerazzurri durante la gara contro la Sampdoria. Minacce, insulti e violenze. Sia il club che la Digos si stanno muovendo
SCENE INAUDITE − Se l’Inter ha vinto sul campo, la Curva Nord invece ha perso maledettamente sugli spalti. Durante la gara contro la Sampdoria, il tifo organizzato nerazzurro, alla notizia della morte di Vittorio Boiocchi – storico capo ultrà dell’Inter, – ha deciso di lasciare lo stadio verso la fine del primo tempo. Fin qui tutto normale. Se non che lo svolgimento del tutto è stato caratterizzato da scene inaudite e inammissibili. Violenze, insulti e minacce nei confronti dei tifosi regolarmente presenti nelle vicinanze e non facenti parte della Curva. Tanti tifosi, anche genitori con bambini, sono stati invitati a lasciare il proprio posto e ad uscire dal settore.
INDAGINI − Il giornalista Franco Vanni ha aggiornato sulla situazione in atto. Questo il suo post su Twitter: «Tifosi costretti a lasciare la curva durante Inter-Sampdoria: in attesa che le denunce social diventino denunce vere, a carabinieri e polizia, all’Inter ci si riunisce per decidere il da farsi. Intanto la Digos studia immagini delle telecamere, proprie e dello stadio. Alle minacce e alle violenze ultrà, a San Siro è seguito il caos: gruppetti di tifosi a volto coperto che cercavano di forzare i cordoni di steward per entrare altrove, famiglie con bambini respinte da settori dove c’era ancora posto, forze dell’ordine a difesa degli ingressi».