Zanetti: «Lukaku? Ci ho parlato! Lautaro Martinez poteva avere altra testa»
Zanetti è protagonista di un lungo intervento sulla TV argentina ESPN. Il vice president dell’Inter, dopo la clamorosa eliminazione di Lukaku, ammette di averci già parlato. In vista di Argentina-Australia (vedi calendario), si esprime anche su come arriva Lautaro Martinez.
IL SUPPORTO – Javier Zanetti è in Qatar anche per stare vicino ai giocatori dell’Inter convocati (vedi articolo): «Romelu Lukaku? Ci ho già parlato. Ho visto la partita, mi dispiace per lui perché ha fatto molto per poterci essere. Arrivava da un infortunio molto lungo, l’hanno aspettato e ha potuto giocare un tempo ma ha sbagliato diverse occasioni. Anche Lautaro Martinez, se avesse fatto uno dei gol nella prima partita, avrebbe avuto una testa diversa. Sono momenti, Lukaku ha avuto tante opportunità per proseguire questi Mondiali. La Croazia però è un’ottima nazionale, ha giocatori di piede come Marcelo Brozovic, Luka Modric e Mateo Kovacic».
UN GIUDIZIO – Stasera si è conclusa la fase a gironi e Zanetti dà un primo bilancio: «Credo che stiamo vivendo dei Mondiali con sorprese, vedi il Marocco. Conoscevo Achraf Hakimi da quando era con noi, sapevo da lui che si stavano preparando per questi Mondiali nella maniera migliore. Effettivamente si sono qualificati primi nel girone. Adesso si stanno vedendo le leghe importanti d’Europa, che stanno dando i migliori giocatori».
I SUOI COLORI – Zanetti si sofferma sulla Seleccion: «Dopo la prima partita non ci sono più margini d’errore per l’Argentina, sono tutte finali. Col Messico è servito il gol di Lionel Messi, poi è arrivata prima. Ha evitato la Francia agli ottavi, ma la sconfitta con l’Arabia Saudita può esserci servita: ha calmato gli animi di tutti. Ci davano favoriti, assieme al Brasile, ora c’è più tranquillità. Vedo tante nazionali con molta qualità, poi altre che col fisico e l’organizzazione ti mettono in difficoltà. Vedi come ha fatto l’Arabia Saudita con noi».
GESTIONE – Zanetti elogia Lionel Scaloni: «Non pensavo potesse diventare allenatore quando giocavamo assieme. Il lavoro che sta facendo con questa nazionale è molto buono, non ha diretto club ma era solo parte dello staff. Nessun voleva prendere l’Argentina, ma col suo staff si sono messi a lavorare e hanno vinto la Copa América e la Finalissima con l’Italia. Adesso siamo arrivati a questi Mondiali con un gruppo unito, che può fare bene. Poter vivere questi Mondiali da tifoso è splendido, mi ricorda quando ero piccolo. Abbiamo la stessa speranza di tutti, la cosa migliore è poter rappresentare il tuo Paese in ogni parte del mondo. Credo che questa nazionale sappia di essere al limite».