Zhang si difende in tribunale! Le accuse mosse tra Milano e Hong Kong – TS
Zhang tra l’8 e il 13 marzo sarà chiamato a difendersi in tribunale prima a Milano e poi a Hong Kong. La questione, come riportato dall’edizione odierna di Tuttosport, riguarda la causa intentata da China Construction Bank originariamente a Hong Kong allo stesso presidente dell’Inter e a Suning International Limited per il mancato pagamento di un debito da oltre 300 milioni nei confronti del ramo asiatico della banca
GIORNI CALDI – Steven Zhang a Milano si divide tra campo, dove l’Inter si dimostra ancora altalenante, riunioni dell’ECA dove ha incontrato anche il presidente del Paris Saint-Germain, Al-Khelaifi, con il quale non è rimasta alcuna tensione dopo il caso Milan Skriniar (vedi articolo) e ultima – ma non per importanza -, la questione nuovo stadio.
QUESTIONI LEGALI – Tra l’8 e il 13 marzo, invece, Zhang sarà chiamato a difendersi in tribunale prima a Milano e poi a Hong Kong per quanto riguarda la causa intentata da China Construction Bank per il mancato pagamento di un debito da oltre 300 milioni nei confronti del ramo asiatico della banca. Un altro fronte è stato aperto negli Stati Uniti proprio perché il patron nerazzurro, a causa della pandemia e della normativa “Zero Covid” di Pechino, si è trasferito in pianta stabile tra l’Italia e gli Stati Uniti.
Zhang, giorni caldi tra Milano e Hong Kong: ecco cosa viene contestato al presidente dell’Inter e a Suning
L’udienza nei confronti di Zhang e Suning International Limited, a meno che non si verifichino slittamenti, verrà avviata dal giudice Alina Zama presso il tribunale di Milano l’8 marzo alle 10. I creditori chiederanno la cancellazione della delibera in base alla quale l’Inter non versa più lo stipendio a Zhang in qualità di presidente. La somma, secondo l’accusa, ammonterebbe a 914mila euro annui. Dunque, in tal senso, Zhang non risulta avere né beni né immobili in Italia.
Per quanto riguarda Hong Kong, dove sono stati aperti due procedimenti, il numero uno nerazzurro dovrebbe comparire lunedì 13 marzo per essere interrogato in merito ai beni in suo possesso e ai debiti che vanta, entrambe le cose attaccabili dai “creditori”. L’altro fronte aperto riguarda la richiesta di condanna “per oltraggio al tribunale di Hong Kong a causa delle sue false dichiarazioni giurate nel procedimento che ha portato all’entrata in vigore della sentenza di Hong Kong”.
Per finire l’ultimo fronte, ovvero quello aperto negli Stati Uniti dove Zhang si è affidato allo studio legale Latham & Watkins, lo stesso che nel 2022 aveva seguito l’emissione del Bond da 415 milioni da parte del club nerazzurro nel gennaio 2022 e, prima ancora, aveva assistito le parti nel passaggio di quote tra Erick Thohir e Suning.
Fonte: Tuttosport – Stefano Pasquino