Al-Nassr – Inter (1-1): Inzaghi dà importanti indicazioni, anche su Frattesi
Al-Nassr – Inter è la terza amichevole estiva per la squadra di Inzaghi, la prima in tournée. L’1-1 in rimonta a Osaka regala qualche spunto interessante, anche in virtù di alcune indicazioni tecnico-tattiche. E di calciomercato. Di seguito l’analisi tattica dell’amichevole Al-Nassr – Inter
Pre-Game Analysis: modulo e scelte di Inzaghi
FORMAZIONE – Ecco il 3-5-2 di partenza dell’Inter scelto da Simone Inzaghi per affrontare l’Al-Nassr in amichevole a Osaka: 35 Filip Stankovic; 31 Bisseck, 6 de Vrij, 95 A. Bastoni; 2 Dumfries, 16 Frattesi, 20 Calhanoglu, 23 Barella, 8 Gosens; 10 Lautaro Martinez ©, 11 J. Correa.
In-Game Analysis: sviluppo e lettura di Al-Nassr – Inter
HIGHLIGHTS – Clicca qui per vedere il video con tutti i momenti salienti di Al-Nassr – Inter.
MODIFICHE – Nell’intervallo, quindi al 46′ e sul risultato di 1-1, Inzaghi stravolge la formazione con sette staffette previste senza cambiare sistema di gioco: 35 Filip Stankovic; 36 Darmian, 15 Acerbi, 95 A. Bastoni; 17 Cuadrado, 16 Frattesi, 21 Asllani, 5 Sensi, 32 F. Dimarco; 10 Lautaro Martinez, 9 Thuram. Infine, al 72′, arrivano gli ultimi quattro cambi che completano le rotazioni e ridisegnano l’undici: 12 Di Gennaro; 36 Darmian ©, 50 Aleksandar Stankovic, 15 Acerbi; 17 Cuadrado, 14 Fabbian, 21 Asllani, 5 Sensi, 32 F. Dimarco; 9 Thuram, 30 Sebastiano Esposito.
Player Analysis: focus sul singolo in maglia Inter
PROTAGONISTA – Troppo facile quando c’è di mezzo anche il (primo) gol in maglia Inter ma il giudizio positivo va oltre questo dettaglio: Frattesi. Un tempo e mezzo da mezzala tuttofare. Il nuovo acquisto a centrocampo si fa apprezzare prima per la quantità, poi anche per la qualità. Si fa notare sia in copertura difensiva sia in manovra offensiva, più che altro come finalizzatore della giocata. La rete di testa non arriva a caso: è spesso nel posto giusto al momento giusto. I tempi di gioco sono quelli su cui punta forte l’Inter, l’inserimento negli schemi arriveranno con il tempo. Vince il primo “duello” con l’ex Brozovic ma anche con l’idolo e compagno Barella. Instancabile.
Post-Game Analysis: considerazioni su Al-Nassr – Inter
COMMENTO – Inzaghi continua a dare piccole ma significanti indicazioni. Al di là della scelta precisa (in quanto obbligata dal mercato) su Bisseck terzo destro anziché vice-Bastoni a sinistra, a centrocampo arriva una scelta che sa di conferma. In assenza di Mkhitaryan, è Barella a giocare da mezzala sinistra con Frattesi proposto sul centro-destra. E in questo “scambio” molto meglio il neo acquisto che il vice-capitano, al di là della rete dell’1-1. Frattesi si fa notare sia per chiusure difensive sia per inserimenti offensivi, un po’ più passivo e spaesato Barella. Anche in occasione dell’1-0, in coppia con Bisseck, Barella non convince: la dormita difensiva sul filo del fuorigioco vale lo svantaggio. In attacco Lautaro Martinez parte a destra per facilitare le giocate di Correa ma è tutto inutile. La scelta si ripete nella ripresa con Thuram che inizia alla sinistra del capitano e poi si sposta a destra per fare coppia con Sebastiano Esposito. Per il resto, l’Inter tende ad attaccare sulla fascia destra, nonostante un Dumfries ancora imballato (suo il cross del pareggio), piuttosto che da sinistra con Gosens. Si cerca con insistenza il cambio di gioco da sinistra a destra, in alternativa alla profondità. Più equilibrio con la seconda coppia, Cuadrado-Dimarco, ma sempre sbilanciati principalmente a destra. Questo il dettaglio più curioso di Al-Nassr – Inter ma niente che possa essere considerato definitivo a fine luglio: l’impressione è che terzi e mezzali definitivi costringeranno Inzaghi a rivedere certi equilibri a mercato chiuso. E il centravanti?
Editoriale ad analisi tattica ultimata
OSSERVAZIONE – Le scelte di Inzaghi seguono non poco le logiche del mercato dell’Inter. Nessuna indicazione in porta, dove Filip Stankovic trova spazio come previsto. Più di un “messaggio” negli altri reparti. Bisseck chiamato a sostituire Skriniar per ora, Acerbi a fare il jolly da vice-de Vrij e vice-Bastoni. A centrocampo il gioco delle coppie su cui soffermarsi è quello tra i quinti, ma anche la scelta di non lavorare (per ora?) su Frattesi mezzala sinistra fa riflettere: tocca a Barella reinventarsi per permettere alle due mezzali azzurre di giocare insieme. Aspettando Mkhitaryan, ovvio. In attacco la staffetta Correa-Thuram “preoccupa” perlopiù perché Lautaro Martinez è costretto nuovamente a cambiare lato senza Dzeko e soprattutto Lukaku. Ma la staffetta Correa-Thuram non può condizionare le scelte dal 1′, piuttosto Inzaghi dovrebbe trovare una soluzione per farli coesistere nelle rotazioni… Altra rivoluzione in vista? Dal mercato si aspetta una punta ma non è detto che non posssano essere due affinché il reparto possa essere considerato completo. La prima Inter giapponese non vince ma convince abbastanza considerando la situazione tragicomica in rosa: i difetti sotto porta dopo aver costruito l’impossibile rimangono, i pregi arriveranno solo a campagna acquisti completata. Inzaghi non può più continuare a improvvisare senza tre potenziali titolari e altrettante valide alternative.
Clicca qui per leggere anche l’analisi tattica sulla partita precedente: Inter-Pergolettese (10-0).