Marelli: «Gila in Lazio-Inter no rigore, Bani in Genoa-Juventus sì: il motivo»
Lazio-Inter è terminata con la vittoria della squadra di Inzaghi che vola a +4 sulla Juventus. A far discutere è un tocco di mano di Gila non sanzionato con il rigore a favore dei nerazzurri: Marelli a DAZN spiega perché quel tipo di episodio non viene mai considerato penalty mentre quello di Bani in Genoa-Juventus sì
MAI RIGORE – Lazio-Inter ha visto trionfare la squadra di Simone Inzaghi che dà il primo vero strappo in classifica alla Juventus. Luca Marelli parla dell’unico episodio arbitrale del match che ha visto il biancoceleste Mario Gila protagonista: «Ho detto che l’episodio del tocco di mano di Gila merita un approfondimento perché questo non è calcio di rigore. Questa è classificata come auto giocata, se Gila avesse colpito di mano a fronte di un cross per esempio, sarebbe stato rigore. Qui invece stava cercando di stoppare il pallone, il pallone è schizzato sul braccio ma non è punibile perché è una classica auto giocata».
EPISODI DIVERSI – Marelli spiega perché si tratta di un episodio diverso da quello di Genoa-Juventus con i bianconeri recriminano un mancato rigore a favore: «È un episodio diverso da quello di Genoa-Juventus con Bani protagonista: quello è un atteggiamento punibile perché con le braccia si frappone rispetto a un cross, con braccio molto largo già come attitudine iniziale. Uno dei concetti fondamentali è l’aumento del volume corporeo: si è parlato tanto del fatto che la palla colpisce prima un’altra parte del corpo. In realtà, questa regola è stata abolita nel 2021».