Nota tattica di Inter-Verona: Frattesi massimizza la sua utilità
Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Verona parliamo dell’impatto di Frattesi.
PARTITA DEL RISCATTO – Dopo mesi secondo qualcuno difficili, Frattesi ha trovato il suo riscatto personale in Inter-Verona. Subentrato al minuto 83 a Mkhitaryan, l’ex Sassuolo ha trovato il gol del 2-1, poi risultato decisivo. Massimizzando la sua utilità da incursore.
SCINTILLA NECESSARIA – Inzaghi ha mandato in campo Frattesi negli ultimi minuti proprio per massimizzare le potenzialità offensive della squadra. Mettendo per un attimo da parte il processo di apprendimento del giocatore, in un certo senso. In una partita bloccata, diventata all’improvviso complicatissima, il tecnico aveva bisogno degli istinti di Frattesi. Della sua capacità di attaccare la porta e trovare il gol. Ed è stato premiato.
MASSIMA EFFICACIA – Il subentro di Frattesi non è stato chissà quanto quantitativo. Ma è stato decisivo, e quindi qualitativo. Nei 19 minuti effettivi giocati il centrocampista ha messo insieme solo 4 tocchi di palla, con 3 passaggi tentati e 2 realizzati. Al suo attivo però un passaggio chiave, e l’unico suo tocco che non è un passaggio è il tiro che diventa il gol del 2-1. Così Inter-Verona è diventata la sua serata. La partita in cui ha massimizzato la sua utilità, in quello che sa fare meglio.