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Arnautovic, che disastro! Zero preoccupante nei dati di Inter-Verona

Marko Arnautovic è senza dubbio il peggiore in campo di Inter-Verona (2-1). Solo highlights negativi per l’attaccante austriaco, subentrato a Marcus Thuram al 73′ del match.

NOTA NEGATIVA – Dopo ventiquattro ore, si continua a parlare di Inter-Verona. E a farlo sono soprattutto i tifosi avversari dei nerazzurri, che maldigeriscono la vittoria di ieri. Tanto da elaborare assurde teorie del complotto. Ma anche in casa Inter è tempo di riflessioni, dopo il sollievo per i primi 3 punti del 2024, che valgono l’inutile titolo di “Campioni d’Inverno”. Perché tra gli aspetti che hanno reso così complicata la vittoria finale c’è anche l’ingresso in campo di Marko Arnautovic. Il numero 8 entra al 73′ al posto di Marcus Thuram, fin lì ottimo nel ritrovare il feeling con Lautaro Martinez. Ma i suoi 17 minuti (più recupero) in campo diventano ben presto un’esperienza terrificante, per lui e per i tifosi dell’Inter.

PRESENZA NULLA – Partiamo dalle statistiche di Arnautovic, che in Inter-Verona registra forse un record. Secondo il report ufficiale della Lega Serie A, infatti, l’austriaco tocca appena 5 palloni in quasi mezz’ora di gioco (entra al 73′ e il match finisce al 100′). Ma non è nemmeno questo il dato peggiore: infatti Davide Frattesi gioca dieci minuti di meno (entra all’83’), tocca un pallone in meno, ma riesce comunque a segnare il gol della vittoria, massimizzando il suo contributo. Il problema vero è che Arnautovic non fa assolutamente nulla con il pallone. Nessun passaggio, zero assoluto. Anzi, riesce a produrre solo effetti negativi.

PASSO INDIETRO – In un’occasione Arnautovic vanifica un gol quasi certo di Benjamin Pavard. Prima ancora, perde la palla che innesca l’azione che porta al pareggio dei veneti. In totale, vince appena un duello, perdendone sei: inaccettabile per uno con la sua struttura fisica. Una prestazione semplicemente pessima del numero 8, ma che non può rimanere relegata ai 100 minuti di ieri. Non dopo le ultime uscite incoraggianti, in cui registra l’assist per il 2-0 contro il Lecce e il gol in casa del Genoa. Quello di Inter-Verona è un passo indietro di lunghezza impensabile, che deve far riflettere in primis lui. Che non gioca affatto tranquillo, e lo si evince da come i compagni festeggiano con lui l’assist di tacco per Nicolò Barella. Ma anche la società, che non può ignorare la discrepanza di qualità nel reparto offensivo.

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