Italia attacco tragicomico, ma un dato sui gol ‘esalta’ l’Inter
È un tema di cui si parla da tempo quello della penuria di attaccanti degni dell’Italia. EURO 2024 lo ha confermato, con i gol che sono arrivati quasi solo grazie ai giocatori dell’Inter.
ATTACCO TRAGICOMICO – Si era visto contro Spagna e Croazia, la gara contro la Svizzera lo ha ulteriormente dimostrato: l’Italia gioca senza attacco. Tra le punte impiegate, fra Gianluca Scamacca, Mateo Retegui e Giacomo Raspadori, è una bella lotta per capire chi sia stato il peggiore. E lo diciamo con amarezza, perché l’attacco è sempre stato uno dei punti forti degli azzurri, tra i vari Paolo Rossi, Silvio Piola, Roberto Baggio, Alessandro Del Piero, Francesco Totti e molti altri. Una penuria, quella dell’attacco, che ha condannato l’Italia in questo EURO 2024. Con soli tre gol segnati e, quasi tutti, per merito dell’Inter.
Italia, attacco inesistente: solo l’Inter fa salvare la faccia
GOL NERAZZURRI – Stando soltanto su EURO 2024, l’Italia ha siglato i due gol che hanno permesso la vittoria (in rimonta) all’esordio grazie all’Inter, con il colpo di testa di Alessandro Bastoni prima e il siluro dalla distanza di Nicolò Barella poi. Al quale è seguita l’unica altra rete del torneo, ovvero quella di Mattia Zaccagni che ha poi permesso agli azzurri di pareggiare contro la Croazia e di qualificarsi per gli ottavi di finale contro la Svizzera, contro la quale è arrivata l’eliminazione dal torneo.
GRAZIE, INTER! – Non solo: allargando di più il discorso, andiamo a vedere come nelle amichevoli precedenti a EURO 2024 siano sempre dell’Inter i gol segnati per l’Italia. Ne è un esempio l’amichevole contro la Bosnia Erzegovina, decisa da un sigillo di Davide Frattesi. O la vittoria contro l’Ecuador a marzo, durante la tournée negli Stati Uniti, per 0-2 con le reti del romanista Lorenzo Pellegrini e del nerazzurro Nicolò Barella. Insomma, degli ultimi sei gol totali della nazionale italiana, ben quattro li hanno siglati proprio giocatori dell’Inter. Ulteriore dimostrazione di come, senza i nerazzurri, questa nazionale riuscirebbe a fare ancora – se possibile – peggio.
