Stankovic: «Un domani all’Inter? Non lo so dire! Consigli da papà»
Il figlio d’arte ed ex della gara Filip Stankovic interviene in conferenza stampa al termine di Inter-Venezia. Le parole del portiere davanti ai giornalisti.
Stankovic interviene nella conferenza stampa post Inter-Venezia
Sono contento della prestazione ma anche di aver aiutato la squadra, questo è importante. Siamo rimasti vivi fino all’ultimo minuto, un po’ di rammarico c’è ma si va avanti. Ci portiamo questa prestazione che abbiamo fatto per la prossima partita.
Qual è la cosa più importante che vi portate a casa dalla partita contro l’Inter?
Ci portiamo a casa sicuramente il coraggio sicuramente, la fiducia in noi stessi, ma anche l’essere gruppo e il non mollare mai. Questo si è visto anche nell’ultima partita con l’Udinese, perché anche se eravamo sotto eravamo sempre concentrati sul nostro obiettivo. Siamo un bel gruppo e se andiamo avanti così ci possiamo togliere tante soddisfazioni.
Hai sentito papà Dejan prima di Inter-Venezia? Ti ha detto qualcosa di particolare?
Certo, papà lo sento sempre. Mi ha detto di giocare tranquillo, che ci sarebbe stata tanta gente ma che avrei dovuto concentrarmi su me stesso, sulla partita, sulla squadra e di fare una prestazione normale.
Senti dentro di te che un domani questo sarà il tuo stadio?
A dire la verità adesso non ci penso. Adesso sono concentrato sul mio percorso, sulla squadra, sul Venezia e sulla prossima partita. Non te lo so dire, ora penso solo al Venezia e al mio percorso.
Quando hai visto la parata di Sommer su Oristanio eri già con le braccia al cielo? Cos’hai pensato?
Non ero già con le braccia su perché conosco Sommer ed è un grandissimo portiere. Ogni volta che son stato in ritiro con lui ho cercato sempre di rubare il più possibile, come da ogni portiere che c’è stato all’Inter. Anche con Handanovic, che ho avuto per circa tre anni. A Sommer posso fare solo i complimenti perché ha fatto una grande partita e una grande parata.
Sotto quale aspetto il Venezia deve crescere in tempi brevi secondo te?
Secondo me dobbiamo crescere nell’essere più compatti. Anche nei momenti di difficoltà essere uniti e sempre focalizzati sul nostro obiettivo, non abbatterci e portare sempre il nostro gioco. Anche se c’è un momento brutto della partita dobbiamo pensare a noi e non agli altri.