Conte risponde a Marotta: «Scudetto? Scarica barile: Inter ha due squadre!»
Conte in vista della sfida di Coppa Italia in programma giovedì tra Napoli e Lazio, in conferenza stampa ha risposto alle dichiarazioni del presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, riguardo la forza della squadra partenopea e della lotta scudetto.
LOTTA SCUDETTO – Non si fa attendere la risposta di Antonio Conte in conferenza stampa al presidente dell’Inter, Beppe Marotta. Il tecnico partenopeo parla delle ambizioni del suo Napoli e la lotta scudetto: «Ripeto, il Direttore può dire quello che vuole. Ho lavorato con lui, penso che a fine anno se l’Inter non dovesse vincere lo scudetto non sarebbe molto contento e non la considererebbe una buona stagione. Poi ognuno deve recitare la propria parte. Stiamo parlando di una squadra che ha due squadre e tre quarti, quindi il nulla cosmico. L’Inter è la favorita dall’inizio del campionato, non penso che il Direttore possa essere sereno se non vince. Nulla a che vedere con noi. Si concentrano su di noi senza vedere chi può realmente dare fastidio. Sono sicuro siano partite che si porta via il vento, magari spinte da qualcuno dall’interno. Penso che ogni squadra e ogni allenatore inizia l’anno con gli obiettivi. Poi noi possiamo dire quello che vogliamo, ma internamente si conoscono. È un po’ il gioco dello scarica barile ma a fine anno bisogna rispondere all’ambizione del club e agli obiettivi posti assieme al club. Ognuno di noi conosce il reale obiettivo e deve portare a casa quanto gli viene chiesto».
Le ambizioni di Conte e la crescita del Napoli
ALTRI OBIETTIVI – Antonio Conte prosegue in conferenza stampa: «Il nostro obiettivo è di crescere, costruire qualcosa, per crescere c’è bisogno di giocare quanto più possibile. Noi quest’anno per alcuni aspetti è penalizzante per tanti calciatori perché abbiamo solo il campionato e abbiamo la Coppa Italia. Bisogna considerare se si stanno ponendo delle basi altrimenti anche una vittoria può diventare una vittoria effimera, invece io sarò contento se capirò se avrò messo le basi per puntare poi a stare lì e lottare sistematicamente per qualcosa. Io sono il primo a vedere miglioramenti, col lavoro si alza il livello, ma serve pazienza. Noi più che lavorare non possiamo. Voi parlate di vincere molto facilmente qui, uno si alza la mattina e parla di vincere Coppa Italia, Champions, campionato, vinciamo, ma per vincere si devono costruire le vittorie altrimenti non vai da nessuna parte. La costruzione è alla base della vittoria, bisogna costruire l’ambizione per stare lì con le altre, una voglia realistica, ma non da sognatori. Qui c’è la differenza, il sogno non lo tolgo a nessuno, ma la realtà è che c’è una costruzione».