Inter, anche a Leverkusen l’attacco è un tema: un dato per 3+1
L’attacco dell’Inter, specialmente in UEFA Champions League, è un tema. La partita con il Bayer Leverkusen dimostra come, cambiando gli addendi, il risultato fatichi comunque a cambiare: troppi pochi i gol europei delle punte.
ATTACCO STERILE – In UEFA Champions League sin qui l’Inter ha massimizzato al meglio i bassi numeri offensivi raccolti. In sei partite, infatti, sono sette i gol segnati. Quattro dei quali in una sola partita, ovvero quella contro la Stella Rossa di Belgrado, nel 4-0 di San Siro alla seconda giornata della fase campionato della competizione. Sono poi arrivate tre vittorie per 1-0 contro Young Boys, Arsenal e Lipsia. Oltre allo 0-0 con il Manchester City e la sconfitta di ieri sul campo del Bayer Leverkusen per 1-0. Oltre a una fase difensiva rocciosa, già esaltata più volte, salta quindi all’occhio come l’attacco nerazzurro in Europa faccia parecchia fatica. Con quattro punte che hanno collezionato soltanto quattro gol in totale. Troppo poco, specialmente da giocatori come Lautaro Martinez (deludente in questo inizio di stagione) e l’ormai oggetto misterioso Mehdi Taremi.
Inter, l’attacco delude specialmente in UEFA Champions League. Se ne salva solo uno
IL MIGLIORE – Un’analisi che è importante fare, questa, per l’attacco dell’Inter. Anche in campionato, andando ad analizzare i numeri, non sono molte le reti che arrivano dalle punte. Fatto salvo per Marcus Thuram, già a dieci gol nelle sue statistiche, in quattordici gare giocate in campionato (togliendo, naturalmente, quella da recuperare contro la Fiorentina). Quando si parla di delusione attacco in Europa, è giusto comunque escludere il francese dal discorso, decisivo comunque con il suo gol vittoria contro lo Young Boys. Il discorso, oltre che per i sopracitati Lautaro Martinez e Mehdi Taremi, riguarda anche Marko Arnautovic. Deludente sotto ogni punto di vista. Al punto che, considerando le prestazioni di Joaquin Correa in campionato, se potesse tornare indietro Simone Inzaghi farebbe probabilmente una scelta diversa per quanto riguarda la lista europea…