Inter, la strategia dei rinnovi ha un obiettivo chiaro (e duplice)
L’Inter si appresta a definire i rinnovi di contratto di diversi giocatori, a partire da quello del capitano Lautaro Martinez. Una strategia dall’obiettivo chiaro nella visione societaria.
FUTURO ALLUNGATO – L’Inter sta imbastendo in queste settimane i lavori per i rinnovi di diversi giocatori in rosa (oltre che dei suoi dirigenti). Anzi, potremmo quasi dire dell’ossatura nerazzurra della rosa. A partire dal “piĂą interista” di tutti, il prodotto delle giovanili Federico Dimarco. Che giĂ entro fine anno dovrebbe allungare il suo contratto fino al 2028. Seguiranno poi i rinnovi del capitano Lautaro Martinez e del suo vice Nicolò Barella. Tre simboli dell’Inter attuale, che protrarranno l’esperienza in nerazzurro fino al 2028. A margine, si discuteranno i rinnovi anche di Denzel Dumfries fino al 2027, e di Henrikh Mkhitaryan, prossimo alla firma fino al 2026 (le parole della sua agenda). In sintesi, l’Inter ha tutta l’intenzione di blindare i propri capisaldi. Ma dietro a questi molteplici rinnovi c’è una strategia dal duplice effetto.
Inter, l’effetto dei rinnovi sul monte ingaggi
EFFETTI IMMEDIATI – Allungando i contratti di Dimarco, Lautaro Martinez, Barella e Dumfries, giocoforza aumenteranno anche i salari di questi giocatori. Dimarco dovrebbe passare da 1,6 milioni netti a stagione a circa 4. Così come Dumfries, che oggi guadagna 2,5 milioni netti. Mentre Barella dovrebbe avvicinarsi ai 6 milioni netti (oggi è a 4,5) e Lautaro Martinez intorno a 7-7,5 milioni netti a stagione (dai 6 attuali). Mosse che andrebbero indubbiamente ad aumentare il monte ingaggi loro della rosa, che oggi ammonta a 113,45 milioni di euro (fonte: Calcio e Finanza). Con le cifre sopra riportate, si può stimare un aumento di circa 13 milioni di euro sul totale. In attesa delle firme – e quindi delle cifre – ufficiali, c’è però un altro aspetto da considerare.
L’impatto dei rinnovi sui costi
EFFETTO COMPLESSIVO – Questi rinnovi di contratto incidono anche sugli ammortamenti, voce che a sua volta nel bilancio dell’Inter incide sui costi. Attualmente i cartellini di Dimarco, Barella, Lautaro Martinez e Dumfries hanno una quota di ammortamento annuo pari a 12,8 milioni di euro totali (fonte: Calcio e Finanza). Il rinnovo fino al 2028 dei primi tre e fino al 2027 di Dumfries abbasserebbe questa quota di circa 5,5 milioni di euro. Unendo questo all’aumento del monte ingaggi (13 milioni di euro), l’impatto totale sul costo della rosa nerazzurra (oggi pari a 178,7 milioni di euro, sempre dai dati di Calcio e Finanza) sarebbe un aumento di “appena” 7,5 milioni di euro a stagione. Una cifra quasi pari alla somma delle quote di ammortamento annuo dei cartellini di Ionut Radu, Gabriel Brazao, Zinho Vanheusden, Martin Satriano e Eddie Salcedo, che ammonta a 7,9 milioni di euro. E questi calcoli impongono due riflessioni.
VISIONE AMPIA – In primis, attraverso opportuni movimento di mercato in uscita, l’Inter sarĂ in grado di assorbire perfettamente l’aumento dei costi della rosa. Liberarsi dei cartellini citati al termine del paragrafo precedente non richiede salti mortali sul mercato, pertanto si può ipotizzare anche la realizzazione di una minima plusvalenza. Tuttavia, la strategia di rinnovo dei contratti dei pezzi pregiati della rosa non serve solo a consolidare l’organico nella forza e nella futuribilitĂ (mercato permettendo). Proprio per l’impatto di questi rinnovi sugli ammortamenti, la strategia in corso in casa Inter ha l’obiettivo neanche troppo sottinteso di abbassare i costi. Un elemento dal peso non indifferente in caso di cessione della societĂ . PerchĂ© dimostrerebbe un netto miglioramento dei conti, senza la dispersione di valore dei vari asset che compongono la rosa dell’Inter. SarĂ quindi interessante vedere come si evolve la situazione di Suning e di Steven Zhang nei prossimi mesi, considerando anche la scadenza del prestito di Oaktree (maggio 2024).