Tah ma non solo, l’Inter valuta un profilo a ‘sorpresa’ in Germania – CdS
Jonathan Tah è uno dei nomi valutati dall’Inter per la difesa, visto anche il suo stato contrattuale che lo porterà a lasciare il Bayer Leverkusen a zero la prossima estate. Ma secondo il Corriere dello Sport, i nerazzurri valutano un altro nome ‘a sorpresa’ in Germania
TROPPA CONCORRENZA – Jonathan Tah è sicuramente un nome interessante per l’Inter per quanto riguarda la difesa della prossima stagione. Tra i protagonisti della cavalcata del Bayer Leverkusen campione in Bundesliga e in Coppa di Germania lo scorso anno, il difensore è anche disponibile come parametro zero. È ormai noto infatti che lascerà la sua attuale squadra alla scadenza del contratto a giugno 2025. È ormai risaputa l’abilità di Beppe Marotta e Piero Ausilio di puntare proprio sui giocatori a parametro zero, anche se per quanto riguarda Jonathan Tah la situazione potrebbe decisamente essere più complicata. Tanta concorrenza su di lui, con l’interesse anche di Bayern Monaco, Real Madrid, Barcellona e anche Juventus in Italia. Oltre alle richieste di ingaggio e di commissioni da parte degli agenti.
Jonathan Tah resta più defilato, mentre l’Inter osserva un altro profilo protagonista in Germania
SECONDO PROFILO – Sempre in Germania, oltre a Jonathan Tah, l’Inter valuta un altro profilo. Decisamente interessante e anche più economico. Si tratta di Danilho Doekhi, classe 1998 che sta stupendo tutti con la maglia dell’Union Berlino. La valutazione che ne fa il club è di 15 milioni di euro. Certo, non a parametro zero come Jonathan Tah, ma nel complesso, valutando ingaggio e commissioni, sarebbe comunque un investimento minore per la società nerazzurra. Il problema è che siamo soltanto a novembre e, se l’olandese dovesse continuare a fornire prestazioni convincenti, attirando sempre più squadre interessante, il suo prezzo sarà inevitabilmente destinato a lievitare. In tutto questo restano vivi ancora altri nomi come Isak Hien, Jakub Kiwior e Jaka Bijol.
Fonte: Corriere dello Sport, Eleonora Trotta