Correa più di Carboni: il mercato Inter in attacco ruota su un obbligo
Correa e Carboni, così come Arnautovic, sono i nomi di cui si parla in uscita per l’Inter in queste settimane. Ma è il primo quello su cui bisogna soffermarsi di più, visto che a differenza degli altri due sta pure giocando.
INVESTIMENTO PESSIMO – Fra un mese saranno tre anni dall’acquisto di Joaquin Correa. Una scelta che si è rivelata disastrosa per l’Inter, con oltre 33 milioni letteralmente buttati dalla finestra per un giocatore le cui partite buone si contano sulle dita di una mano. E praticamente tutte nella prima stagione. L’esordio spettacolare col Verona non ha avuto repliche, se non una doppietta contro l’Udinese il 31 ottobre 2021 (un’era fa, ormai). Con il prestito al Marsiglia della scorsa stagione che ha visto la stessa solfa: fallimento, zero gol stagionali (!) e il ritorno a Milano per fine prestito (l’obbligo di riscatto è saltato senza la qualificazione in Champions League). Curiosamente il destino di Correa si intreccia con Valentin Carboni, che può andare proprio all’OM.
Correa simbolo delle necessità dell’Inter sul mercato
CESSIONE DA FARE – Manca un mese e un giorno alla fine del mercato, fissata quest’anno per il 30 agosto, e di opzioni concrete per Correa non ce ne sono. Si è parlato dell’AEK e del River Plate, con gli argentini che peraltro ieri hanno cambiato allenatore separandosi da Martin Demichelis, o di un ritorno alla Lazio che avrebbe del clamoroso. Ma sviluppi reali zero. E zero è anche l’utilità del Tucu nella rosa di Simone Inzaghi, che l’aveva voluto nel 2021, nonostante abbia giocato titolare le tre amichevoli precampionato. Facendo sì un gol al Lugano, ma mostrando le solite mancanze e dando la sensazione di aver intrapreso una pericolosa parabola discendente. Con la necessità evidente di dover cambiare aria probabilmente anche per ritrovare se stesso.
Rinforzo in attacco? Cinque punte non siano un tabù
IL REPARTO – A oggi l’Inter conta su Lautaro Martinez, Marcus Thuram e Mehdi Taremi come certezze davanti. Poi ci sono Marko Arnautovic, Carboni, Correa e l’altro esubero Eddie Salcedo. Per motivi vari, tutti possibili uscite. Più volte si è parlato di reparto a quattro, ma l’esperienza dello scorso anno insegni. Ci sono delle necessità di rosa (leggasi liste per Serie A e Champions League) nonché questioni economiche da sistemare, ma l’ideale sarebbe avere cinque attaccanti arruolabili. Senza Correa, per cui è necessaria una soluzione a titolo definitivo (prestito no, ha un anno di contratto residuo e rinnovare è impensabile) o risolvere in anticipo. Più che Carboni e Arnautovic, che come riserva può starci, è proprio il Tucu la chiave di volta dell’attacco dell’Inter. Solo liberandosi di lui si può pensare di completare il reparto in qualche modo, con Albert Gudmundsson o un altro. Ma piazzare Correa non sarà semplice.