Genoa-Inter ha già dato un doppio avviso: non vada sottovalutato
Genoa-Inter lascia già tanti temi di discussione, dopo il 2-2 purtroppo maturato al 95′ per l’errore di Bisseck. Ma lo svarione del numero 31 non è certo l’unica causa di quanto avvenuto sabato al Ferraris.
FINALE AMARO – Genoa-Inter dà già – purtroppo – un pessimo rendimento a livello di punti buttati: due. Nella scorsa stagione il primo spreco era avvenuto alla sesta giornata, perdendo con la bestia nera Sassuolo, stavolta invece subito un grosso regalo a una squadra rimaneggiata come quella rossoblù. Un peccato, perché nonostante diverse difficoltà e una partita che sembrava stregata all’82’ era arrivato il guizzo di Marcus Thuram che sembrava aver sistemato le cose. Invece no, perché poi Yann Bisseck ci ha messo molto del suo (non da solo, bisogna dirlo: anche Francesco Acerbi che salta a vuoto prima di lui va segnalato) per il goffo rigore del 2-2. E Genoa-Inter è passata da una rimonta a un rammarico.
I punti persi ad agosto valgono quanto quelli persi a marzo
CALCIO D’AGOSTO? NO, CALCIO VERO – Si dice: le prime giornate sono un rodaggio, peraltro a mercato aperto e con preparazione incompleta. Vero: è ancora presto e al 17 agosto non si può dare un giudizio definitivo. Altrettanto vero: a livello di condizione quanto si è visto in Genoa-Inter può solo crescere, vedi Lautaro Martinez. Ma sabato era già una partita ufficiale, con tre punti in palio. E i tre punti del 17 agosto sono gli stessi di marzo, ossia sempre tre. La classifica finale non prevede “sconti” per i passi falsi fatti in certi momenti della stagione, perciò era meglio partire bene subito. Certo, finora tutte le big (in attesa di Atalanta e Juventus stasera nei posticipi) hanno steccato fra pareggi e sconfitte, ma anche per questo era utile proteggere l’1-2 di Genoa-Inter. Questo non è stato fatto e bisogna capire perché.
Genoa-Inter, il doppio messaggio che non bisogna tralasciare
GLI ERRORI – La prima questione, interna, è che la rosa è da completare. Simone Inzaghi e persino Alessandro Bastoni hanno alzato la voce dopo Genoa-Inter sull’ormai celebre braccetto sinistro, a questo punto da prendere per non avere alibi. Ma pure l’attacco è da sistemare, piazzando per forza Joaquin Correa e Martin Satriano. Entrambi (più Eddie Salcedo, per non dire Marko Arnautovic) sono da cedere entro undici giorni, anche meno, per avere lo spazio per un altro attaccante. Che non sia un completamento, anche nell’ottica di riprovare le tre punte viste per pochi minuti sabato. La seconda è un rischio da evitare: quello della pancia piena. L’Inter vista col Genoa ha peccato di superficialità, forse ha ritenuto la partita troppo facile. Gli esempi degli ultimi campionati, dove chi aveva vinto l’anno prima non si è mai ripetuto, devono far tenere sempre l’attenzione alta. Per evitare altri passi falsi come avantieri.