L’Inter logora gli altri anche se perde! Scansamento a targhe alterne
L’Inter ha perso dopo oltre un girone, con lo stesso unico avversario capace di battere la capolista all’andata: il Sassuolo. Un risultato che per i già campioni da due settimane esatte conta poco e niente, ma che per la lotta salvezza conta tantissimo. E questo ha fatto partire di nuovo le dietrologie.
C’È SCONFITTA E SCONFITTA – Giusto sgombrare subito il campo da ogni dubbio: l’Inter ha fatto una pessima partita sabato col Sassuolo. Un match giocato da squadra appagata, e questo è normale avendo vinto lo scudetto due settimane fa, ma non certo con la giusta intensità quando si può ancora trovare qualcosa. Perché c’erano tante motivazioni per fare risultato avantieri a Reggio Emilia, dallo sfondare cento punti al battere tutte le avversarie di questa Serie A. Invece è arrivato il secondo KO in campionato, che bissa quello dell’andata. Un qualcosa di molto strano, aver superato chiunque ma aver fatto zero punti con la penultima. E questo a qualcuno non è andato giù.
Sassuolo-Inter e la teoria del “biscotto”: scansamento a targhe alterne
PERCHÉ PRENDERSELA? – Che la vittoria del Sassuolo sull’Inter abbia dato fastidio a tutte le squadre in corsa per salvarsi, dal Lecce in giù esclusa la Salernitana già retrocessa, è normale. Che altre tifoserie si siano lagnate un po’ meno. Anche perché la storia della Serie A è piena di risultati del genere nel finale di stagione, senza però che ci si lamentasse così tanto. Anzi: c’è proprio un precedente che riguarda il Sassuolo, e nessuno aveva detto niente. Era quello del 22 maggio 2022, quando i neroverdi già salvi ebbero un atteggiamento imbarazzante contro il Milan, che vincendo (era già 0-3 all’intervallo) conquistò lo scudetto. Proprio ai danni dell’Inter, reduce dall’autolesionismo di Bologna un mese prima. Ecco: proprio quel precedente avrebbe dovuto portare la squadra di Simone Inzaghi a dare il massimo, per vendicarsi di quella giornata. Non è successo: peccato.
SCANSARSI VA BENE SOLO IN CERTI CASI – Ciò che stride è la particolarità di certe lamentele. Il già citato Sassuolo-Milan del 2022 andava “benissimo”. Idem il lasciapassare offerto dall’Udinese, salvata alla penultima giornata per un rigore inesistente avuto all’ultimo minuto a Lecce, il 5 maggio 2002 con la Juventus: passò in secondo piano perché tutti parlavano dell’Inter. O ancora il Milan 1993-1994, che già campione perse clamorosamente l’ultima giornata in casa facendo salvare la Reggiana. Una lista che potrebbe proseguire all’infinito, perché di partite del genere se ne sono viste tante. Troppe. E nessuno aveva detto niente. Ora, invece, che l’Inter già campione sia incappata in una serata dove tutto è girato per il verso sbagliato sembra sia un’onta indelebile. Ma forse il motivo è un altro: che la seconda stella conquistata due settimane fa faccia ancora male agli altri. E li porti a lamentarsi anche quando l’Inter perde.