Il 2-0 con cui l’Inter ha battuto il Monza sabato sera è un bel biglietto da visita per cominciare la stagione. Ma la vittoria all’esordio in Serie A, allo stesso tempo, non deve allontanare dagli obblighi da qui a fine mercato per completare la rosa a disposizione di Inzaghi.
LA PRIMA È ANDATA – Inter-Monza 2-0 ha aperto la stagione ed è arrivata una vittoria bella e non scontata. Bella perché non si è mai sofferto, il gioco è stato pulito e ci sono state diverse occasioni (magari con l’andare avanti bisognerà imparare a essere più cinici). Non scontata perché arrivava contro un avversario, il Monza, che nella scorsa stagione aveva strappato quattro punti su sei e si giocava dopo un’estate di tante incognite. L’Inter ha tenuto bene il campo dal primo all’ultimo minuto, dando una netta sensazione di superiorità. E iniziando a mostrare alcune giocate predefinite che dovranno essere il punto di forza di una squadra molto diversa dalla scorsa. Dove ora è Lautaro Martinez il referente principale, non solo per i gol.
LE NECESSITÀ – Il 2-0 di sabato non deve ingannare. Ossia: bene che l’Inter abbia vinto e giocando bene, ma non è certo il colpo di spugna che cancella magicamente tutti i dubbi. Così come gli obblighi dal mercato. La rosa è incompleta, l’ha ribadito anche Simone Inzaghi in conferenza. Serve un difensore di valore, con Benjamin Pavard di gran lunga il profilo migliore dei tanti fatti. Ma allo stesso tempo, nonostante i gol di Lautaro Martinez, l’assist del rientrante Marko Arnautovic e la buona prova di Marcus Thuram, serve anche un altro attaccante. Da Inzaghi è arrivato un messaggio: lo spostamento di Henrikh Mkhitaryan nel finale quando è uscito il Toro, mettendo Davide Frattesi al posto di Joaquin Correa. Il tempo per il Tucu all’Inter è abbondantemente scaduto: forse l’ha capito Inzaghi, di sicuro deve capirlo lui, si spera l’abbia capito anche la società.
DA COMPLETARE – Aver vinto alla prima giornata permette di guardare avanti con più tranquillità. Ora ci saranno sette giorni prima della prossima partita, lunedì 28 a Cagliari, che dovranno essere utili per limare gli ultimi dettagli. Ossia quelli già citati: difensore, attaccante e cessione di Correa. Più eventualmente qualcosa di contorno, come piazzare altri esuberi (vedi Lucien Agoumé ed Eddie Salcedo, magari anche Stefano Sensi aprendo in questo caso a un sesto centrocampista). L’Inter non era scarsa sabato pomeriggio e non è diventata favorita sabato sera: è una squadra nuova, e molto. Probabilmente non forte come l’anno scorso, sicuramente meno esperta e con meno leader dentro lo spogliatoio. Ma chi è rimasto (e arrivato) dovrà compiere il salto di qualità in breve tempo, per affrontare le sfide che arriveranno da settembre in poi. Perché l’obiettivo, e nessuno all’Inter lo sta nascondendo, e far sì che questa stagione sia vincente.
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