Inter, per molti stagione fallimentare e Inzaghi ‘fortunato’. Ma c’è di più!
Quella dell’Inter è davvero una stagione fallimentare? Per capirlo ripercorriamo insieme quanto fatto dalla squadra di Simone Inzaghi (per molti addirittura fortunato) nel corso di questa stagione.
CAMPIONATO – Dalla maggior parte dei tifosi, opinionisti e giornalisti, quella dell’Inter è considerata una stagione fallimentare. Probabilmente per il nome del club, per le potenzialità della rosa o per lo scudetto perso per un soffio l’anno precedente, tutti quest’anno puntavano sulla squadra di Simone Inzaghi. Dunque, guardare l’Inter perdere terreno in campionato, partita dopo partita, non ha fatto che indispettire i tifosi e scatenare la critica dei media. È vero, le aspettative stagionali erano alte e l’insoddisfazione del pubblico è più che lecita. Soprattutto di fronte all’altalena di emozioni e prestazioni che hanno fornito i nerazzurri. L’Inter, d’altronde, è quella squadra in grado di battere con supremazia la capolista del campionato e, poi, di scivolare rovinosamente con i club medio-piccoli di bassa classifica.
Inter, dalle difficoltà in campionato alle vittorie nella Coppe
SUPERCOPPA – Nel corso di questa stagione, campionato a parte, il percorso dell’Inter nelle Coppe è stato a dir poco straordinario. Passo dopo passo Inzaghi ha dimostrato che la tanto bistrattata Inter qualcosa di buono lo sa e lo può fare. E, forse, anche da ciò deriva il rammarico per le troppe ed evitabili sconfitte in Serie A. Riuscire a dare i giusti meriti ai nerazzurri quest’anno, però, è risultato complicato. A ben poco è valsa la stra-meritata vittoria della Supercoppa italiana di gennaio. Un trofeo considerato, dai più, di poco conto, nonostante sia stato guadagnato con sudore e supremazia sul campo contro un Milan letteralmente stracciato 3-0 a Ryad.
COPPA ITALIA – Simile, se non identica, la valutazione del percorso in Coppa Italia, perché comparata sempre, e solamente, al campionato, di spessore superiore. Tutto giusto, se non fosse, però, che vincere quella competizione, in cui l’Inter ha battuto, nonostante tutti i problemi, squadre del calibro di Atalanta e Juventus, permetterebbe di arrivare a quota due trofei in stagione. E, inoltre, confermerebbe il titolo dell’anno precedente. Per poter ricevere, finalmente, una sincera pacca sulla spalla, Simone Inzaghi ha dovuto aggiudicarsi la doppia sfida, in semifinale di Coppa Italia, contro la Juventus. Ma, anche qui, la fama di “allenatore delle Coppe” sembra, spesso, attribuirgli, più che meriti, solo “fortuna”.
L’Inzaghi e il falso mito della “fortuna” in Champions League
CHAMPIONS LEAGUE – Stando così le cose, servirebbe rispolverare il famoso proverbio – «La fortuna aiuta gli audaci» – per iniziare a parlare di quanto fatto in Champions League. Neanche superare una fase a gironi europea, al cui interno Bayern Monaco e Barcellona, e battere prima il Porto agli ottavi e, poi, il Benfica ai quarti (la stessa squadra che ha eliminato la Juventus ai gironi, ndr), è servito a scacciare i pregiudizi su Inzaghi e staccare dall’Inter l’etichetta della fortuna. Fortunata ai sorteggi, fortunata negli scontri diretti, fortunata nei salvataggi sulla linea dell’ultimo minuto. Troppo difficile, invece, pensare che sia stato tutto e solo frutto di preparazione, concentrazione e impegno. Poco importa, tuttavia. Arrivare in semifinale di Champions League per molti “critici” non ha valore se, poi, alla fine, l’Inter non dovesse conquistare il titolo e, soprattutto, si ritrovasse senza la possibilità di disputare la competizione l’anno prossimo. Nonostante tutto, dunque, la stagione nerazzurra di Inzaghi continua ad essere giudicata negativamente, dimenticando, però, che in questa posizione europea l’Inter non sedeva da bene tredici anni.