L’Inter spazza via il ‘mostro rossobianconero’: ora inizia un’altra fase
L’Inter sta riuscendo a sfruttare la non facile opportunità di chiudere il discorso Serie A prima di rituffarsi nella Champions League. Il largo vantaggio su Juventus e Milan permette ora di fare qualcosa di diverso.
IL VUOTO – Nove punti di vantaggio sulla Juventus, undici sul Milan. E con una partita in meno. È il grande vuoto fatto dall’Inter in classifica al termine della venticinquesima giornata di Serie A: un qualcosa impensabile fino a un mese fa, ma la squadra di Simone Inzaghi ha fatto filotto. Non era affatto facile, a maggior ragione riprendendo dopo la Supercoppa Italiana al secondo posto. Invece tutto è andato per il verso giusto, con le avversarie (soprattutto Massimiliano Allegri e le sue battutine) che non hanno tenuto il ritmo. Per tutto questo periodo Juventus e Milan sono sembrate una cosa sola, anche perché i tifosi rossoneri non hanno fatto mistero di preferire una vittoria bianconera. Ora invece devono battagliare fra di loro per il secondo posto, senza pensare all’Inter.
CAMBIO DI MENTALITÀ – La differenza nei valori fra Inter e Milan si nota nell’ultima giornata. Inzaghi contro la Salernitana non ha fatto turnover, optando per pochi cambi rispetto al solito. Un obiettivo chiaro: chiudere la partita quanto prima e poi potersi concentrare sull’Atlético Madrid. Missione riuscita al meglio, perché poteva essere già 4-0 prima ancora di sbloccare il risultato e se fosse finita 10-0 nessuno avrebbe avuto da ridire. Energie sprecate dai titolari? Zero, come le parate di Yann Sommer. Lamentele come quelle di Maurizio Sarri sul calendario fitto? Zero, sono invenzioni tutte italiane che chi vuole vincere più competizioni deve saper gestire. Entusiasmo dato a chi non è titolare? Tanto, visto come ha debuttato Tajon Buchanan e il gol di Marko Arnautovic. Stefano Pioli invece ha fatto turnover ieri a Monza, pur avendo battuto 3-0 il Rennes. Risultato? Ha perso 4-2, ha sprecato energie e ha inserito negatività.
LO SCENARIO – Il largo vantaggio dell’Inter sul “mostro rossobianconero” permette ora di fare altro. Ossia guardare sì la Serie A, per trovare i punti che mancano per vincere e non certo di corto muso, ma soprattutto giocarsela al meglio in Champions League. Nella fase a gironi Inzaghi ha optato per le rotazioni più grosse in coppa, anche in maniera discutibile come nel ritorno con la Real Sociedad. Mentre in campionato giocavano sempre i migliori, a prescindere. Ora invece si può fare qualche valutazione (accurata e precisa come venerdì scorso) in Serie A, mettendo il meglio in coppa. Dove, già da domani contro l’Atlético Madrid, l’Inter avrà una missione: dimostrare che la finale dell’anno scorso non è stata un caso “per dei sorteggi favorevoli”, come dichiarato da chi voleva sminuire il percorso. E qualificarsi è la risposta migliore che l’Inter può dare.