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L’Inter vince, gli altri parlano! E la Juventus perde con la ‘sua’ arma

Inter-Juventus 1-0 di ieri sera dà una dimensione che inizia a essere più giusta della classifica, visto l’evidente divario fra le due squadre che è apparso ben superiore ai quattro punti di oggi. Questo dopo un derby d’Italia nel quale molte delle parole della vigilia non si sono confermate.

LA RISPOSTA – Prima di Inter-Juventus c’era chi sperava nel sorpasso e chi sperava in un pareggio per accorciare sulla vetta. C’era chi parlava di guardie e ladri e di Sinner-Djokovic. C’erano i soliti complottisti che hanno millantato errori arbitrali anche in partite dove non c’era nulla (vedi Firenze). E c’era addirittura chi ha sminuito il valore di Benjamin Pavard, un signore della difesa. Poi, però, c’è stato il campo. Il giudice supremo. Che ha detto una cosa, indiscutibile: l’Inter è molto più forte della Juventus. E i quattro punti di distanza, con una partita in meno per la capolista, oggi sembrano pure pochi dopo la manifesta superiorità di ieri.

CONTINUATE A PARLARE – L’Inter ha scelto, come avvenuto peraltro più volte prima dei derby, di non parlare. O almeno di farlo fare solo a Simone Inzaghi nella conferenza stampa di vigilia, dove di certo non ha fatto proclami né battutine. Ha fatto parlare il campo, i novanta minuti più recuperi del derby d’Italia. Con l’1-0 piuttosto striminzito per la mole di gioco creata, Yann Sommer inoperoso e Wojciech Szczesny migliore in campo per gli avversari. Un’evidente ulteriore dimostrazione di come la squadra di Inzaghi abbia steso gli avversari, dominandoli in lungo e in largo. Era questa la partita da fare, quella di una dimostrazione di forza netta e indiscutibile. Che oggi nessuno può contestare, tanto che non ci sono nemmeno polemiche arbitrali visto che Fabio Maresca è stato bravissimo. Chi parlava (e sperava) è sparito, non può aggrapparsi a nulla: ieri è andata in scena una sinfonia incontestabile.

LA MOSSA – C’è un’altra questione che lascia Inter-Juventus: il “come” è arrivata la vittoria. Non tanto per il gioco e la già citata evidente superiorità, quanto per il risultato: 1-0, su autogol. Che significa una cosa: corto muso. L’arma preferita di Massimiliano Allegri, che gli si è ritorta contro nel momento decisivo. Vero che parlare di corto muso dopo un dominio del genere è pure riduttivo, ma non essendo finita 4-0 bensì “solo” 1-0 la definizione ci sta. Ed è anche più gustosa, perché la Juventus è caduta sotto l’unica sua vera arma stagionale. Mostrando tutti i suoi limiti di gioco e tenuta, come si è visto quando doveva provare a creare nel finale e non ha fatto nulla. L’Inter ha mostrato a tutti una cosa: è la più forte. Deve chiudere l’opera, senza fare l’errore di pensare di essere già arrivata. Così chi parlava non potrà più dire nulla.

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