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Lautaro Martinez non tiri mai più un rigore. Per il bene suo e dell’Inter

Lautaro Martinez si è ancora una volta dimostrato un pessimo rigorista, con l’errore che ha condannato alla sconfitta l’Inter contro l’Atlético Madrid. Il suo imbarazzante score dal dischetto fa sì che sia obbligatorio che inizi a ripensare il proprio ruolo dagli undici metri.

UN DISASTRO – Dieci rigori sbagliati su ventiquattro calciati da quando è all’Inter. È lo score – impresentabile – di Lautaro Martinez dal 2018 a oggi. Un qualcosa di clamoroso e che ovviamente non può essere una casualità. Anche perché in stagione ne ha falliti tre su sei. Con la sensazione che abbia deciso di tirarlo così (male) ricordandosi anche degli errori precedenti, dove aveva tirato nel lato opposto. Contro l’Atalanta la fortuna sua e dell’Inter era che c’era Federico Dimarco pronto a mettere dentro sulla ribattuta, stavolta non era certo possibile. E costa un eliminazione pesantissima che rimarrà come macchia in una stagione che fino a ieri per l’Inter era trionfale.

LE PECCHE – L’Inter sta stravincendo la Serie A con i gol di Lautaro Martinez, capocannoniere per distacco. Ma, purtroppo, il rovescio della medaglia è che l’Inter esce da Coppa Italia e Champions League per un rigore sbagliato da Lautaro Martinez. Prima quello col Bologna sullo 0-0, che poteva evitare i tempi supplementari, poi quello di ieri con l’Atlético Madrid. Che non avrebbe significato vittoria, magari avrebbe solo allungato l’agonia di un’altra battuta perché i colchoneros avevano comunque il quinto tiro per passare. Ma che dimostra ancora una volta come Lautaro Martinez sia uno scarsissimo rigorista. Anche tecnicamente: li tira di collo, non piazza mai, e il rischio che la palla scappi c’è sempre. Molti “anziani” si ricordano i due famosi rigori sbagliati da Evaristo Beccalossi, ma forse il Toro è il peggiore nella storia dell’Inter per il numero di errori dal dischetto e la pesantezza.

BASTA COSÌ – Mettere Lautaro Martinez come ultimo, sul rigore potenzialmente decisivo, era già un azzardo. Ma bisogna essere ancor più netti: metterlo in lista era un azzardo, per il pregresso. Con dieci errori su ventiquattro anche il Toro, pur essendo capitano e uomo copertina dell’Inter, deve fare una scelta forte: passare la mano. Deve andare a parlare in TV, in un momento tranquillo e senza pressioni, e dire che non ne tirerà più perché ha capito che è il suo punto debole. Non sarebbe un tirarsi indietro, semplicemente una presa di coscienza. Vero che gli altri rigoristi dell’Inter sono stati altrettanto pessimi (tolto Hakan Calhanoglu, perfetto), ma il suo pesa di più. Lautaro Martinez è fortissimo, uno dei migliori attaccanti al mondo, ma come tutti ha un difetto: lui sui rigori. Lo capisca e si faccia da parte. E per fortuna dell’Argentina non l’ha tirato in finale ai Mondiali

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