Il mercato dell’Inter ha una necessità doppia non più prorogabile
Mancano venticinque giorni alla fine del mercato e l’Inter si è improvvisamente trovata corta dove non sembrava esserlo. Dopo settimane di discussioni sul difensore ora è l’attacco a preoccupare in vista della nuova stagione.
NECESSITÀ PER FORZA – L’Inter non può più girarci attorno: deve risolvere la questione attacco. L’ennesimo infortunio di Marko Arnautovic nell’anno dal suo rientro, unito allo stop di Mehdi Taremi, rendono corto il reparto a dodici giorni dall’esordio ufficiale col Genoa. Un problema imprevisto fino a un certo punto, perché le avvisaglie c’erano già dalla scorsa stagione. Bella, bellissima, per certi versi indimenticabile, ma con una macchia: Madrid. Con un reparto migliore si sarebbe potuto gestire meglio l’infortunio di Marcus Thuram e quello pochi giorni prima di Arnautovic, evitando di arrivare in difficoltà all’appuntamento con l’Atlético Madrid. Un campanello d’allarme finora non colto, ma che adesso bisogna prendere in considerazione.
All’Inter serve completare l’attacco, anche più della difesa
SLOT DA INSERIRE – L’Inter deve iniziare la stagione con cinque attaccanti. Veri. Non “quattro più uno” dove quel quinto è un Primavera che sappiamo tutti non giocare mai. Anche perché Simone Inzaghi in tre anni di Primavera ne ha fatti giocare pochissimi e non certo con continuità. Uno è Lautaro Martinez, il cui rientro anticipato sarà utilissimo per cercare di averlo presentabile col Genoa, l’altro è Thuram, poi c’è Taremi e quindi Arnautovic. Sì, il tanto bistrattato Arnautovic che molti non vorrebbero più voler vedere all’Inter nemmeno in figurina. Come quarta punta (di cinque) ha un senso tenerlo, anche perché è impossibile da piazzare, come terza (di quattro) come l’anno scorso già meno. Ci sono venticinque giorni per trovare un quinto attaccante presentabile, che completi la rosa e dia più soluzioni. Facile? No. Ma va fatto anche a costo di “rinunciare” al difensore.
Il mercato passa attraverso un doppio incrocio
UNO DENTRO, TANTI FUORI – C’è poi un discorso parallelo: l’Inter a oggi non può (ancora) comprare un quinto attaccante. Perché ne ha sette. Oltre ai quattro già citati ci sono gli esuberi Joaquin Correa, Eddie Salcedo e Martin Satriano, senza più contare Valentin Carboni ormai già del Marsiglia. Tre cessioni da fare sì o sì, di giocatori non più presentabili (soprattutto il Tucu, imbarazzante anche venerdì a Pisa) e che pesano come un macigno nell’economia della rosa. Perché fino a quando non andranno via loro non ci sarà lo spazio e il rischio è dato dalla difficoltà nel trovare un acquirente. Un guaio che a inizio agosto sta emergendo, complici gli infortuni, in tutta la sua interezza. Non era uno scenario impensabile, è stato forse uno scenario sottovalutato. Che ora è diventato realtà e che l’Inter deve sistemare quanto prima per mantenere la competitività a ogni livello.