Onana sì, Onana no, Onana forse: Inzaghi chiarisca tre misteri della sua Inter
Onana non ha ancora debuttato ufficialmente con la maglia dell’Inter. Scenario che in una situazione normale non dovrebbe far notizia ma che invece, all’Inter, oggi fa notizia. Eccome. E solo Inzaghi può porre rimedio al pesante caos mediatico (e non solo…) che può derivare da questa scomoda situazione. Togliere potere alle chiacchiere esterne può essere la soluzione
ONANA SÌ – Un portiere giovane strapagato, in tempi di riduzione dei costi aziendali, per stare in panchina senza fiatare. Un altro, a fine carriera, intoccabile nonostante la storia nerazzurra dell’ultimo decennio dica altro. E un avvicendamento tra i pali che non sembra possibile oggi, ma nemmeno ieri e domani. Tre “misteri” che fanno già troppo rumore e ne faranno ancora molto tra Appiano Gentile e Milano in questa stagione. Autolesionismo? L’occasione buona era quella contro la Cremonese (vedi focus). Niente da fare. Scelta comprensibile, quella di Simone Inzaghi, dopo la pesante sconfitta di Roma in casa Lazio. Lo stesso problema, però, si presenta oggi dopo l’ancor più pesante KO nel Derby di Milano contro il Milan. Perché è in arrivo il Bayern Monaco per l’esordio stagionale in UEFA Champions League a San Siro. Non esattamente una partita da test. A Inzaghi verrà sicuramente chiesto di chiarire le reali chance di André Onana (vedi focus) in rosa: può essere il portiere dell’Inter in campo internazionale? Se la risposta è sì, Onana giocherà titolare da subito a prescindere dal resto.
Onana già all’ombra del totem Handanovic ©
ONANA NO – Al momento l’avventura del portiere camerunese a Milano sembra più quella del dodicesimo fantasma sulla scia del predecessore Andrei Radu (vedi editoriale). Un vice solo numerico del capitano Samir Handanovic, che non può essere messo in discussione nell’ambiente nerazzurro. Le critiche dopo i tre gol presi nel Derby di Milano, che portano già a otto il totale dei gol subiti in appena cinque partite, non aiutano di certo. Handanovic non è il problema dell’Inter, oggi. Semplicemente, trattandosi di un estremo difensore di 38 anni, è tempo di valutare seriamente le alternative. E Onana è la risposta già in casa. La risposta a una domanda a cui Inzaghi è già stato indirizzato a più riprese ma che è destinata a tornare in auge: le gerarchie in porta sono già definite a priori e non ci sono speranze di alterarle a stagione in corso? Se la risposta è sì, Onana non giocherà mai se non – sfiduciato – solo in Coppa Italia.
Le speranze di Onana ora legate alla stabilità dell’Inter
ONANA FORSE – Escludendo l’ultimo arrivato, Francesco Acerbi, Inzaghi ha già utilizzato almeno una volta tutti i suoi giocatori di movimento della Prima Squadra e i nuovi acquisti. L’unica eccezione è rappresentata proprio da Onana, fermo a zero e con un calendario non amico in Serie A (vedi focus). Paradossalmente, la partita contro il Torino si presenta come “più importante” rispetto a quella contro il Bayern. Altro weekend in cui non è il caso di fare test… ma per l’Inter sarà sempre così. Giocando ogni tre giorni, con la lunga sosta per il Mondiale di Qatar 2022 in mezzo alla stagione, non è possibile improvvisare. Le partite ormai si confondono con gli allenamenti. E non è serio aspettare un grave infortunio (non inteso come problema fisico, ndr) di Handanovic per lanciare Onana tra i pali. Al momento la presenza ingombrante a livello di ingaggio ma del tutto ignorata in campo del classe ’96 ex Ajax in rosa è un mistero a cui solo Inzaghi può porre rimedio: c’è fiducia nel nuovo portiere e si aspetta solo il momento giusto per schierarlo titolare? Se la risposta è sì, non è detto che il momento giusto arrivi per Onana. Meglio saperlo subito. Perché l’Inter da tempo sta complicando la sua stagione con le proprie mani e il doppio problema (numero uno titolare + fascia di capitano) va ad aggiungersi a una situazione alla lunga insostenibile. Per l’Inter e Inzaghi, più che per Handanovic e Onana.