Si parla da nove giorni della prestazione dell’Inter col Sassuolo: brutta, ma certo non così umiliante come alcuni volevano farla passare. E questa giornata di Serie A certifica come fosse l’ennesimo tentativo di screditare chi ha stravinto il campionato.
PERCORSO QUASI NETTO – Due giornate alla fine della Serie A e il dato sull’Inter è presto fatto: ha vinto lo scudetto. Meglio: ha stravinto lo scudetto. Perché prendersi il titolo con larghissimo anticipo, per giunta nel derby col Milan, in genere dovrebbe portare a una sola cosa: i complimenti di tutti, avversari e neutrali. Invece, per aver perso una partita “perdibile” contro il Sassuolo penultimo in classifica, nove giorni fa sembrava fosse andato in scena lo scandalo dell’anno. Senza ricordarsi un altro dato: a oggi l’Inter ha lasciato per strada appena 16 punti su 108 conquistabili. Con il parziale che ora dice 92 e può ancora essere il proprio record assoluto. E sarebbe questo un regalo? Certo che no.
NON SI MOLLA – Lo 0-5 venerdì a Frosinone dimostra come l’Inter abbia ancora fame, come è giusto che sia, con Reggio Emilia incidente di percorso. I cinque gol rifilati ai giallazzurri hanno rimesso a posto tanto, dal digiuno finito di Lautaro Martinez alla prima volta di Tajon Buchanan. Non solo: è arrivata anche la centesima rete stagionale, quella del Toro per il momentaneo poker. Tanti dati tutti positivi, per una squadra che ha fatto il vuoto e alla quale poco si può chiedere di più da questo campionato. In Champions League sì, perché l’eliminazione contro l’Atlético Madrid agli ottavi (a distacco in Serie A già ampio) lascia un minimo rammarico, ma non è sicuro che passando quel turno si sarebbe arrivati a Wembley. E fra due settimane, quando si tireranno le somme, bisognerà dirlo: la stagione è eccezionale, strepitosa, memorabile.
CAMBIA POCO – Ieri il Sassuolo ha perso 2-1 col Genoa, sprecando il precedente regalo (giusto definirlo tale) dell’Inter. La salvezza per i neroverdi ormai è complicatissima, fattibile solo con una serie di incastri molto difficili da raggiungere. Questo fa sì che parlare di “campionato falsato” per una serata storta cozzi con la realtà. Anche perché basta vedere quanto successo stasera, col Lecce reduce da due giorni di festeggiamenti per la salvezza che ha lasciato campo all’Udinese vittoriosa 0-2. È normale che, con l’obiettivo già raggiunto, subentri un po’ di rilassamento. Soprattutto se l’avvicinamento alla partita è stato costellato dalle celebrazioni. L’ha fatto l’Inter a Reggio Emilia, l’ha fatto il Lecce oggi, magari lo farà un’altra squadra nel prossimo turno con chi deve salvarsi. Forse sarebbe servito un po’ più di tatto della Lega Serie A nel calendario, sulla contemporaneità. Ma il campionato è indubbiamente regolare, e l’Inter l’ha stravinto.
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