ESCLUSIVA IN − Tacchinardi: «Calhanoglu-Inter? Dura privarsene. Marotta e Ausilio, sempre un asso nella manica»

Alessio Tacchinardi, ex centrocampista di Juventus, Atalanta e Villarreal nonché della nazionale azzurra, ha parlato in esclusiva su Inter-News.it. Tra i temi: Calhanoglu e l’Inter, la Juventus, il Napoli e il Milan.

Tacchinardi, in casa Inter, alla ribalta il caso Hakan Calhanoglu. Il turco nelle ultime ore ha comunicato le sue volontà. Che ne pensi?

Conoscendo bene Beppe Marotta e Piero Ausilio se aprono all’offerta vuol dire che hanno già dietro l’asso nella manica. E quindi è un’operazione dare e avere che potrebbe essere interessante. Però Calhanoglu in quel contesto lì e in quell’idea di gioco di Simone (Inzaghi, ndr) è fortissimo. Io non lo lascerei andare però sai, qua parliamo di conti e delle motivazioni del giocatore, sarebbe dura privarsi di un Calhanoglu così. Ma se l’Inter lo vende, sono convinto, che ha già uno di prospettiva o comunque che non può farlo rimpiangere. Marotta è un fenomeno. L’Inter ha una definizione di 3-5-2, ma non è un 3-5-2. Calhanoglu nel giro palla si mette a quattro dietro, per dire, va dentro, attacca la porta, tira le punizioni, i rigori. Insomma, è forte.

Tacchinardi, chi eventualmente avrebbe potuto sostituire nel caso Calhanoglu?

Onestamente non saprei. Noi parliamo di un’Inter che esce con l’Atletico Madrid ai rigori in Champions League, ma può arrivare in finale. Quel livello lì oggi in Italia ce l’ha solo l’Inter. Quel livello di poter giocare e arrivare in finale. Quindi vuol dire che ha giocatori fatti, finiti e pronti. E non saprei dire chi può essere un giocatore pronto.

La Juventus si sta costruendo: da Michele Di Gregorio a Douglas Luiz. Si parla pure di Kephren Thuram. Tacchinardi, possono bastare per ritornare a lottare veramente per il titolo con l’Inter?

Secondo me no! Manca qualcosa: sugli esterni perché Thiago Motta giocherà con un 4-3-3, manca un regista davanti la difesa. L’Inter ha alzato tanto il livello negli ultimi anni, alla Juventus manca personalità, manca leadership e quindi deve colmare questo gap. Però se facesse 4-5 acquisti allora questo gap si può iniziare a colmare, che oggi c’è ed è evidente. La classifica parla, non deve vendere giocatori importanti come Federico Chiesa, deve far tornare Matias Soulé, c’è Kenan Yildiz e deve capire cosà vorrà fare Adrien Rabiot. Ed eventualmente togliere Manuel Locatelli e mettere qualcun altro.

L’ex Inter e Juventus Antonio Conte ha firmato per il Napoli. Tacchinardi, che ne pensi?

Conte al Napoli è una bomba ad orologeria: una curiosità pazzesca. Sono curioso di vedere cosa farà Victor Osimhen, cosa farà Khvicha Kvaratskhelia, cosa farà lui col suo modulo. Curioso del Napoli, se Antonio è andato là vuol dire che gli hanno dato garanzie, altrimenti non ci sarebbe andato.

Paulo Fonseca la scelta giusta per il Milan?

Sinceramente non mi entusiasta. Credevo potessero prendere Conte e la piazza non è entusiasta. Prendono un allenatore sicuramente bravo e serio, ma forse poco carismatico e poco empatico. La sensazione che ho da fuori è questa. Sono curioso, non penso che la tifoseria abbia fatto i salti di gioia, si aspettavano qualche nome pesante. Ma come in ogni cosa e anche nel calcio contano i risultati e bisogna aspettare prima di giudicare.

Si ringrazia Alessio Tacchinardi per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Sandro Caramazza) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.