Caso Diarra, potenziale svolta nel calcio internazionale? Il punto
Il caso Diarra si arricchisce di un nuovo capitolo, con la decisione della Corte di giustizia UE sull’incompatibilità tra le norme UEFA sui trasferimenti e il diritto UE sulla circolazione delle persone.
IL FATTO – Il caso Diarra ha il potenziale per determinare uno spartiacque nel calcio internazionale, dopo la decisione assunta nella mattinata di oggi 4 ottobre da parte della Corte di Giustizia UE. Nello specifico, il fatto riguarda un ricorso presentato dall’ex calciatore Lassana Diarra contro la decisione della Lokomotiv Mosca di sollecitarlo al pagamento di una cifra pari a 20 milioni di euro per aver “rescisso il suo contratto senza giusta causa”. La sentenza del massimo organo giurisdizionale a livello unionale era attesa per la sua idoneità a sconvolgere il mondo del calcio.
Caso Diarra, la decisione avente il potenziale di rivoluzionare il tema dei trasferimenti calcistici
LA SENTENZA – La Corte di Giustizia UE ha deciso che, nel 2015, il club russo non avrebbe potuto imporre al calciatore il pagamento di alcuna somma di denaro per la sua decisione di chiudere anzitempo i rapporti contrattuali. La motivazione addotta dall’organo giurisdizionale dell’Unione Europea è che “a nessuna persona può essere impedito di lasciare la squadra in cui si trova a prescindere dalla durata del contratto”. Le norme UEFA sui trasferimenti dei calciatori, che hanno rappresentato il presupposto cui si è affidata la Lokomotiv per poter avanzare una pretesa “nel caso Diarra”, sono quindi ritenute incompatibili con il diritto UE in materia di libera circolazione delle persone.
UN PRECEDENTE – Ciò significa che, per i casi futuri, l’orientamento potrebbe essere ormai delineato nel senso di ritenere nel torto qualsiasi club che voglia pretendere un risarcimento da parte di un tesserato che decida di chiudere i propri rapporti prima della scadenza del contratto siglato tra le parti. Un importante monito per qualsiasi squadra che intenda replicare il comportamento assunto dalla Lokomotiv Mosca, sul caso Diarra, in un eventuale scenario futuro.