Caso evasione fiscale arbitri, atto della Procura e ‘sicurezza’ dei coinvolti – TS
Il caso relativo alla presunta evasione fiscale di alcuni arbitri italiani verrà accertato dalla Federcalcio. I soggetti coinvolti manifestano una tranquillità di fondo, scegliendo una precisa strategia.
LA NOTIZIA – La Procura della Federcalcio ha avviato un’indagine in merito al caso della presunta evasione fiscale sui compensi internazionali da parte di alcuni arbitri. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2018 e il 2022, coinvolgendo anche figure di spicco come il designatore arbitrale Gianluca Rocchi e il vincitore degli ultimi due premi come miglior arbitro dell’anno, Davide Orsato. Ciò che gli viene contestato è una possibile evasione concernente tasse non versate sui compensi ricevuti dalla Uefa.
Gli arbitri si difendono in questo modo: strategia chiara!
POSIZIONE PROCESSUALE – Gli arbitri coinvolti nella vicenda si difenderanno facendo leva sul modo in cui è predisposta la normativa sul punto. In particolare, la loro difesa consisterà nell’argomentare che questa situazione sia il risultato della presenza di “norme poco chiare”. La decisione del Procuratore Federale Giuseppe Chinè è un atto dovuto, avendo ricevuto un invito dal procuratore generale dello Sport, Ugo Taucer, a “iscrivere il relativo procedimento”. Il risultato finale potrebbe essere l’irrogazione di una sanzione pecuniaria, anche come conseguenza di un eventuale ravvedimento operoso in sede giudiziale. Alquanto improbabile la predisposizione di sanzioni più gravi.
Fonte: TuttoSport