Marchetti: «Scommesse? Vicenda molto seria! Le società…»
Il calcio italiano è stato scosso dal “Caso Scommesse” che ha coinvolto Fagioli, Zaniolo e Tonali e non accenna a fermarsi. Della vicenda ha parlato il giornalista Luca Marchetti
GRAVE – Questa l’opinione di Marchetti: «Caso scommesse? È evidente che c’è una fuga di notizie che viene filtrata e data in pasto ai tifosi con una logica di ascolti e di visibilità. Nella situazione difficile che sta vivendo chi è indagato c’è questo ulteriore stillicidio. Generalmente si cerca di raccogliere delle notizie e poi quando le scopro le vado a dare, senza fare conti alla rovescia. Questo è un effetto collaterale di una vicenda molto più seria di quanto vogliano farla passare. Anche questa fuga di notizie ha accelerato la notifica dell’inchiesta su Tonali e Zaniolo, sia per delle logiche investigative sia per non ledere la Nazionale. Bisogna capire poi quali conseguenze ci saranno sulla carriera e sulla vita di questi ragazzi. E capire soprattutto se si parla di malattia, perché la ludopatia è una malattia che porta a rovinare le famiglie, o se si parla di una leggerezza. Bisogna capire se è stata una bravata o un problema».
RESPONSABILITA’ – Marchetti parla degli eventuali rischi per le società: «Bisogna sottolineare che le società portano avanti attività e dei corsi per sensibilizzare il problema. Sui comportamenti individuali che non ledono l’articolo 1 della Giustizia Sportiva non c’è responsabilità oggettiva delle società. Ieri all’evento per il Golden Boy si è parlato tanto di quella che è diventata la notizia del giorno. Qui si parla di scommesse nel calcio, non di combine con partite truccate. Qui finora si parla di una situazione diversa. Scommetto per noia, per bravata o malattia, ma su un evento sportivo senza alcun tipo di controllo sull’evento stesso».