Agoumé e Asllani fanno coppia all’Inter in questo inizio di ritiro estivo. Una coppia destinata a separarsi a giorni, quando rientreranno tutti i titolari nel reparto mediano. E soprattutto quando verrà concretizzato il nuovo prestito per il classe 2002 francese, rimpiazzato solo numericamente dal coetaneo albanese a Milano. Scelta piuttosto particolare in un certo senso
UGUALI MA NON TROPPO – Stesso anno, 2002. E stesso giorno, 9. Cambia solo il mese. Di uno. A febbraio Lucien Agoumé, francese. A marzo Kristjan Asllani, albanese. La differenza anagrafica tra i due centrocampisti nerazzurri classe 2002 è inferiore ai trenta giorni. Sulla differenza di talento, invece, non ci si può ancora esprimere. Caratteristiche diverse. Addirittura complementari. Entrambi molto – davvero molto – interessanti. Agoumé più precoce, Asllani più veloce. E adesso all’Inter c’è spazio solo per uno. La scelta nerazzurra di puntare su un talento altrui anziché su un proprio asset è “particolare” ma non così assurda. L’Inter acquista Asllani dall’Empoli non perché sia “futuribile” ma perché può essere utile da subito. Priorità al presente, quindi. Agoumé, invece, dopo la stagione in prestito al Brest (Francia), è destinato a un nuovo trasferimento con la stessa formula. Sperando che vada meglio rispetto all’esperienza allo Spezia, quando era appena 18enne. A 20 anni non si può sbagliare squadra, perdendo un altro anno.
TALENTO DA FAR MATURARE – L’Inter non può permettersi il lusso di tenere in panchina due 20enne così talentuosi. Aver deciso di puntare su Asllani come jolly di centrocampo non toglie spazio ad Agoumé né ne mette a rischio l’investimento datato 2019. Per assurdo, potrebbero restare entrambi ad Appiano Gentile senza pestarsi i piedi. Ma a che pro? Il centrocampista francese ha bisogno di giocare con continuità per maturare. Ed essendo un asset nerazzurro, è giusto che lo faccia da protagonista in un ambiente che può valorizzarlo. L’opzione Cremonese (vedi articolo) sembra quella giusta. Lo stesso – in teoria – vale per il coetaneo Asllani, a cui l’Inter prospetta una crescita diversa: all’ombra dei top player del centrocampo titolare. Per Asllani questa non sarà la stagione della consacrazione, bensì quella della maturazione (si spera). Ad Agoumé potrebbe toccare tra un anno, chissà. Di sicuro la coppia Agoumé-Asllani per il centrocampo del futuro può essere un punto di forza non indifferenza. In futuro, però. Ora è il turno di Asllani, quinid non serve che Agoumé completi il reparto come “settimo centrocampista” in rosa per le rotazioni. I giovani che hanno talento devono giocare.
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