Arnautovic, in Inter-Atalanta altruismo o timore? La risposta
Marko Arnautovic in Inter-Atalanta ha avuto due occasioni nitide per segnare, senza però sfruttarle. Ha preferito passarla ai compagni invece di tirare, è stato altruismo o timore? Una delle possibili interpretazioni.
PRESTAZIONE – Marko Arnautovic ha giocato poco meno di mezz’ora nelle prime tre partite stagionali dell’Inter. È rimasto in panchina durante la partita con il Genoa a causa di problemi fisici, è sempre entrato invece nelle restanti due. Sia con il Lecce che con l’Atalanta ha giocato ottimamente, dimostrando di poter essere una valida quarta punta a disposizione di Simone Inzaghi. Gli manca uno step mentale, lo ha dimostrato soprattutto nella gara di venerdì scorso.
Arnautovic, Inter-Atalanta dalla doppia faccia
EPISODI – Nei dieci minuti passati in campo contro l’Atalanta Arnautovic ha avuto due occasioni per sbloccarsi definitivamente segnando di fronte al pubblico del Giuseppe Meazza. A tu per tu con il portiere l’attaccante ha preferito passarla a Mehdi Taremi piuttosto che provare la conclusione e rischiare anche l’errore. Il primo episodio può essere sinonimo di altruismo, ma se pochi minuti dopo il fatto si è ripetuto allora si tratta della paura di sbagliare, di timore. Anche se in fuorigioco (il gol sarebbe stato annullato) Arnautovic ancora davanti a Marco Carnesecchi ha scelto di metterla dentro l’area piccola invece di cercare il gol. La punta dovrebbe essere egoista in certe situazioni, soprattutto se in un momento difficile e alla caccia di riscatto personale. L’austriaco ha bisogno di fiducia e quest’ultima viene solo con il gol. Con il timore sarà difficile andare oltre le buone prestazioni, tantomeno convincere Simone Inzaghi a ricevere maggiore spazio.