Arnautovic in Young Boys-Inter compie un errore più grave del rigore sbagliato

Marko Arnautovic sbaglia il rigore del possibile vantaggio in Young Boys-Inter (0-1). Ma l’errore più grave dell’attaccante austriaco è un altro.

NON È DA QUESTI PARTICOLARI – La prestazione di Marko Arnautovic in Young Boys-Inter di ieri si riassume in due fotografie. La prima è quella del rigore sbagliato al terzo minuto del secondo tempo. Un errore che stava costando caro ai nerazzurri, costretti ad inseguire il gol fino al 93′. E poi c’è la foto del suo volto affranto in panchina, dopo aver lasciato il posto a Lautaro Martinez al 61′. Un Arnautovic ancora distrutto e profondamente affranto per l’errore dal dischetto. Con compagni e staff di Simone Inzaghi che a più riprese provano a consolarlo, quasi parafrasando i versi di Francesco De Gregori (“Non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è da questi particolari che si giudica un giocatore”). Ed è proprio questa seconda foto a rappresentare un allarme ben più preoccupante per l’Inter.

TRACOLLO PREOCCUPANTE – Arnautovic parte titolare in Young Boys-Inter, ma non gioca una buona partita. Il voto negativo alla sua prestazione non è quindi figlio (solo) del rigore sbagliato a inizio ripresa. Del resto, basta confrontare i suoi dati con quelli di Marcus Thuram (entrato al 76′). In un’ora di gioco Arnautovic tocca appena 21 palloni (i dati provengono da Whoscored). Mentre Tikus ne tocca la metà (10) in appena un quarto d’ora di gioco. E piazza 2 tiri, il doppio rispetto all’austriaco. Che dopo l’errore dagli undici metri gioca addirittura peggio di quanto fatto prima. Creando paradossalmente un problema ancor più grave ai compagni.

L’Inter ha bisogno di Arnautovic, ma non solo dei gol

MANCA UN ASPETTO – Sia prima sia dopo il rigore sbagliato Arnautovic non si dimostra un leader. Ed è francamente inconcepibile per un giocatore della sua età (classe 1989) con la sua esperienza internazionale. I tifosi dell’Inter conoscono benissimo la voglia sfrenata del numero 8 di trovare sempre il gol. E non è un caso che sia lui a voler tirare il rigore al posto di Mehdi Taremi. Tuttavia le richieste di Inzaghi non si limitano alla finalizzazione. Arnautovic può e deve essere più presente nel gioco dell’Inter, ergendosi a colonna portante del reparto offensivo quando chiamato in causa. E quindi non può permettersi di essere preda di insicurezze che sono più proprie di giocatori ben più giovani. Non può sparire dal campo come dopo l’errore dagli undici metri. Né tantomeno farsi condizionare da esso fino al fischio finale. Nessuno chiede ad Arnautovic di dimostrare nulla, non è lui il go-to guy di questa Inter. La sua importanza nello spogliatoio è nota e risaputa, ma il suo contributo in campo è ancora insufficiente. Anche per uno che di mestiere fa la quarta punta.