Asllani simbolo nel progetto Inter: cosa serve e soprattutto perché
Asllani non è al centro del progetto tecnico dell’Inter oggi ma è centrale nei piani societari in prospettiva futura. Non solo a livello tattico. Il centrocampista albanese è il rappresentante di una categoria di investimenti che non si limita più a tenere in considerazione solo il talento
MILANO – In principio fu Lazar Samardzic, centrocampista serbo classe 2002. Oggi tocca a Tanner Tessmann, pariruolo statutinense classe 2001. Tra il profilo difensivo del Venezia e quello offensivo dell’Udinese, nati esattamente a distanza di cinque mesi l’uno dall’altro (24 settembre Tessmann e 24 febbraio Samardzic, ndr), c’è un mondo. Un mondo di differenze, non solo a livello di caratteristiche tecnico-tattiche. Samardzic, ex Lipsia scuola Hertha Berlino, veniva da un biennio in Serie A tra le file bianconere. Tessmann, scuola FC Dallas, viene da un biennio in Serie B dopo l’esordio in Serie A con la maglia arancioneroverde. Se nell’estate 2023 l’appena 21enne Samardzic poteva anche valere già 20 milioni di euro, nell’estate 2024 il quasi 23enne Tessmann non vale più di 6-7 milioni. Un terzo, circa. I due talenti sono accomunati dall’interesse dell’Inter, che abbandona la pista di mercato poco prima della fumata bianca. Perché? Ricostruiamo il tutto.
Calciomercato Inter: Tessmann come Samardzic? Passo falso non perdonato
DOPPIONI ATIPICI – Un anno fa Samardzic poteva ambire al ruolo di alter ego dell’insostituibile Henrikh Mkhitaryan, in pratica la prima alternativa come mezzala sinistra partendo dalla panchina. Una scommessa per Simone Inzaghi, che avrebbe dovuto trasformare il talentuoso centrocampista serbo dell’Udinese in un tuttocampista da Inter. Tutt’altro discorso per Tessmann, che quest’estate non può ambire nemmeno al ruolo di backup di Hakan Calhanoglu in cabina di regia. In ogni caso, anche in caso di acquisto dal Venezia, il centrocampista statunitense sarebbe andato a giocare in prestito altrove. Profilo interessante davanti alla difesa, senza dubbio. Al momento, però, Inzaghi si accontenta del suo co-titolare più giovane in rosa. Il classe 2002 albanese Kristjan Asllani, che inizia la sua terza stagione a Milano da vice-Calhanoglu. La differenza tra Asllani e la coppia Samardzic-Tessmann è facile da intuire. Non c’entra il talento.
Giovani talenti da Inter: l’identikit nerazzurro porta ad Asllani
MODELLO INTERISTA – Asllani, dopo appena una stagione in Serie A con la maglia del “suo” Empoli, accetta la proposta dell’Inter considerandola un punto di arrivo. Il sogno che diventa realtà. La trattativa tra Inter ed Empoli si chiude in tempi brevi, senza intoppi. E con l’entourage dell’allora 20enne di Elbasan, cresciuto a Buti (PI), non ci sono problemi né rallentamenti o ricatti. Nessun gioco delle parti. L’Inter vuole Asllani e Asllani vuole l’Inter, con il benestare dell’Empoli. Con Samardzic prima e con Tessmann dopo non è così. Trovato l’accordo con i rispettivi club, Udinese e Venezia devono fare i conti non più con l’Inter ma con il “dietrofront” dei calciatori. Anzi, di chi cura loro gli interessi. Ingaggio più alto di quanto concordato, commissioni extra, cifre finali diverse dal previsto e magari qualche paletto pre e post-firma completamente fuori da ogni logica. L’Inter rinuncia all’affare Samardzic e cala il bis – sorprese permettendo – con Tessmann. Parafrasando un noto proverbio italiano: non tutti i talenti (ri)escono con la testa sulle spalle. Gli Asllani sono sempre meno e l’Inter lo sa bene, i Samardzic e i Tessmann nel calcio abbondano.
