L’Inter torna a interessarsi ad Alessandro Buongiorno, capitano del Torino. Ma è un obiettivo reale o solo una manovra di disturbo nei confronti del Napoli, vicinissimo ad ingaggiare il difensore classe 1999? Qualsiasi sia la risposta, si conferma una necessità strutturale della rosa.
FULMINE A CIEL SERENO – La giornata di ieri doveva essere quella dell’annuncio ufficiale di Josep Martinez in casa Inter (arriverà oggi, ndr). E invece i nerazzurri sono finiti al centro delle cronache di calciomercato assieme al nome di Alessandro Buongiorno. Grazie alle dichiarazioni apparentemente casuali di Beppe Riso, agente del difensore del Torino, fuori dalla sede dell’Inter. Non è un mistero che il capitano granata gradirebbe un trasferimento in nerazzurro, tuttavia il Napoli di Antonio Conte sembra ormai vicinissimo al suo ingaggio. L’Inter e i suoi tifosi hanno sognato per una notte, ma ora si torna a fare i conti con la realtà. E non solo dal punto di vista che tutti credono.
INCASTRI DIFFICILI – L’acquisto di Buongiorno da parte dell’Inter è difficile innanzitutto per motivi finanziari, Il Torino chiede oltre 35 milioni di euro per il cartellino, cifra che i nerazzurri non possono accumulare senza prima concludere una cessione. E poi ci sono ragioni di carattere strutturale. Al momento l’Inter ha due difensori centrali: Francesco Acerbi (classe 1988) e Stefan de Vrij (1992). Pertanto servirebbe l’uscita di uno dei due per fare posto al difensore granata. E proprio su questo incastro nella retroguardia nerazzurra si trova il nocciolo di tutta la questione.
BISOGNO REALE – Simone Inzaghi al momento ha a disposizione due giocatori in ogni ruolo, tranne a sinistra, dove l’infortunio di Tajon Buchanan cambia i piani di mercato. Eppure il valore della rosa Campione d’Italia non si estrinseca solo in termini numerici. Perché i limiti del centro della difesa rischiano di emergere a breve, tanto per età (Acerbi e de Vrij sono over30) quanto per tenuta fisica (l’italiano sta recuperando da una pubalgia). Pertanto l’ingaggio di un profilo come quello di Buongiorno rimane una priorità silente per l’Inter. E soddisfare questa necessità nell’attuale sessione di mercato permetterebbe di anticipare di un anno il problema, considerando che i contratti di Acerbi e de Vrij scadono nel 2025. All’Inter serve un difensore centrale, e l’improvvisa risalita dell’interesse per Buongiorno ne è la conferma.
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