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Calhanoglu ha i superpoteri: in Atalanta-Inter gioca su un altro pianeta

Hakan Calhanoglu è il protagonista principale di Atalanta-Inter (1-2), in cui firma il gol del vantaggio, ancora dagli undici metri. Ma è la giocata che precede il rigore a riassumere la qualità e l’impatto del turco sul gioco dei nerazzurri.

UNDICI DECIMI – Il significato del numero 11 nel mondo del calcio è piuttosto noto e scontato. Banalmente, rappresenta il numero di giocatori che una squadra può schierare in campo, e i metri che separano il dischetto del rigore dalla porta. E, da Atalanta-Inter di ieri (qui gli highlights), anche la qualità della vista di Hakan Calhanoglu. Non si può spiegare altrimenti il filtrante fantascientifico che il turco traccia per Matteo Darmian al 38′ del primo tempo, che porta al rigore per gli ospiti. Che a sua volta proprio Calhanoglu trasforma. Arrivando a 10 rigori su 10 segnati in maglia Inter. E a 5 gol stagionali, già più dello scorso anno (si fermò a 4). Ma è proprio da quel pallone visionario per Darmian che partiamo per analizzare l’eccelente prova del numero 20 contro l’Atalanta.

DONO DELL’UBIQUITÀ – In Atalanta-Inter Calhanoglu è semplicemente ovunque. Tanto da sembrare repellente al diluvio di Bergamo, a differenza degli altri ventuno in campo. Come si evince dal report ufficiale della Lega Serie A, il turco tocca 98 palloni in totale. E non serve specificare che si tratta del dato più alto in campo. Né che questi palloni vengono giocati con la consueta qualità: 95% di precisione nei passaggi, visto che ne sbaglia appena 4 su 77 totali. Qui vediamo una mappa dei tocchi di Calhanoglu, giusto per rimarcare la quantità che il turco aggiunge alla qualità del suo gioco:

Touch map di Hakan Calhanoglu in Atalanta Inter (fonte: Whoscored)

Dicevamo che Calhanoglu è ovunque in Atalanta-Inter, e lo testimonia anche il dato sulla corsa. 11,1 km percorsi dal turco, il quinto tra i nerazzurri (di Milano). Una prova di grandissima intensità da parte sua (qui la sua pagella), e non solo in fase di possesso palla, in cui sappiamo essere un maestro dell’arte. C’è un altro dato della partita di Calhanoglu che sorprende. O forse no.

ENTRAMBE LE FASI – In una partita pressoché perfetta in termini di qualità e impatto nella costruzione, Calhanoglu riesce ad essere decisivo anche in fase di copertura. L’highlight è la scivolata a fine primo tempo con cui sventa un contropiede potenzialmente pericoloso dell’Atalanta. Recuperando uno degli 11 palloni della sua partita. Esatto, in Atalanta-Inter Calhanoglu segna a referto anche 11 recuperi. Anche qui, superfluo dire che si tratta del dato migliore in campo. Che certifica ancora di più la superiorità tecnica del turco rispetto agli altri giocatori in campo. E il suo impatto fondamentale nel gioco dell’Inter. Che non sente più la mancanza di Marcelo Brozovic.

Riccardo Buson

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