Il Napoli di Conte ha qualità e una variabilità di vesti tattiche
Il Napoli di Conte è primo in Serie A grazie alla sua qualità, sia offensiva per sfruttare le occasioni che difensiva per difendere quanto prodotto. Il tratto caratteristico è la capacità di cambiare atteggiamento tattico all’interno della stessa partita.
TATTICA – Conte nella sua esperienza a Napoli sta mostrando un trasformismo tattico inedito nella sua carriera. La squadra infatti non ha un modulo vero di riferimento, ma cambia disposizione a seconda dei momenti della partita. In linea generale si può riassumere che gli azzurri senza palla si difendono con una linea a cinque, con una formazione che può variare da 5-3-2 a 5-4-1, mentre quando controllano il pallone attaccano con un 4-3-3 o un 4-2-4. Elemento cardine di questa metamorfosi è Politano, capace di modificare il modulo in corsa passando da punta esterna a esterno a tutta fascia sulla destra. In fase difensiva spesso le linee si schiacciano, lasciando campo agli avversari da sfruttare poi in ripartenza. Gli azzurri sono stati fino ad ora molto bravi ad interpretare i momenti della partita, segnando e soffrendo al momento giusto. Da non sottovalutare la panchina, dove Conte ha opzioni di impatto offensivo che possono tornare utili in ogni momento.
STATISTICHE – Il Napoli è la seconda miglior difesa della Serie A con 8 reti al passivo. E ha preso gol in sole 4 partite (con Verona, Parma, Cagliari e Atalanta). Con un punto di forza assoluto: i calci piazzati, che vedono addirittura zero reti per gli avversari. Come tiri subiti però è in realtà ottava in campionato. Il possesso palla medio è del 48,1%, undicesimo valore in A. La manovra non punta sui cross, ambito in cui gli azzurri sono quart’ultimi in campionato, e il gioco per quanto diretto non si rifugia nei lanci lunghi, in cui risultano addirittura ultimi.
DETTAGLI – Di Lorenzo sta vivendo un inizio di stagione magico con Conte. Il capitano azzurro da braccetto/terzino è terzo per rendimento secondo i rating di Whoscored, quinto per passaggi medi, terzo per lanci lunghi esclusi i portieri, primo per passaggi chiave, ma anche primo per contrasti, terzo per intercetti, secondo per spazzate e autore di ben 3 reti. McTominay ha dato una nuova dimensione fisica al centrocampo, e coi suoi inserimenti diventa la vera seconda punta della squadra. Infatti è secondo per tiri a partita, terzo per dribbling, terzo per falli subiti e ha trovato un gol e un assist. Il cuore della manovra offensiva è sempre Kvaratshkelia. Il georgiano è secondo per rating, secondo per tiri a partita, secondo per dribbling, primo per passaggi chiave, secondo per falli subiti e miglior marcatore con 5 gol. Lukaku è il nuovo e fondamentale riferimento offensivo. Il suo compito è fare da riferimento, impegnare le difese e giocare il pallone per i compagni. Infatti oltre a 4 gol ha trovato anche 4 assist.