In Inter-Monaco Lukaku cambia il gioco di Inzaghi, ma serve uno step
Inter-Monaco ha mostrato come la presenza di Lukaku possa orientare e cambiare la manovra nerazzurra. Il belga però deve crescere ancora.
CAMBIAMENTI IN CORSO – Lukaku è tornato all’Inter e già dalle prime amichevoli (col Lugano ma anche nell’allenamento congiunto con la Milanese) è chiaro come la sua presenza stia modificando la manovra della squadra. L’attaccante è un riferimento costante del gioco e i compagni stanno favorendo il suo inserimento assecondando la sua fame di palloni da giocare. Col Monaco si è avuta una dimostrazione chiarissima.
RIFERIMENTO DEL GIOCO – Lukaku col Monaco è partito titolare, insieme all’inseparabile Lautaro Martinez. In una formazione che di titolare aveva sostanzialmente solo loro due e il portiere. Il belga è quindi diventato in fretta il rifugio sicuro di ogni pallone dalla trequarti in su. Quella manovra avvolgente, tessuta da esterni e interni verso le fasce che ci siamo abituati ad associare all’Inter di Inzaghi è improvvisamente cambiata. Il belga ha agito da calamita e da boa. Primo pallone alto su di lui spalle alla porta, e poi sviluppo attorno a seconda dell’estro del momento. Una soluzione che porterà più varietà alla manovra quando le cose si faranno sul serio. Tuttavia serve ancora un passo avanti.
CRESCITA NECESSARIA – Chiariamo un punto: l’Inter è a inizio ritiro e tutti i giocatori stanno ancora lavorando su condizione, schemi e intesa. Non si può avere il meglio insomma. Lo stesso, Lukaku non può accontentarsi. Lui per primo sta cercando riscatto, quindi serve puntare al meglio senza indulgenze. Nello sviluppo del gioco il belga è molto applicato. Difende palla, la gioca veloce, cerca l’intesa con Lautaro, in generale gestisce il gioco per tutti. E qui arriviamo al punto. Tutto questo è persino un po’ troppo. All’Inter serve che punti la porta, trovi lo spunto personale, cerchi la conclusione. Sia cattivo, egoista quando serve. Non deve accontentarsi insomma. Siamo a inizio ritiro e col crescere della condizione molto verrà da sé. Ma Lukaku deve avere in testa la via da percorrere.