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Inter da Thuram a Zirkzee? C’è un fattore tecnico da soppesare

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Zirkzee è un giocatore che interessa gli uomini mercato dell’Inter. Attenzione però a pensare di prenderlo per sostituire Thuram. Perché il loro lavoro in campo è decisamente diverso.

VOCI DI MERCATO – Siamo appena a maggio, il campionato è ancora in corso, eppure le voci di mercato già impazzano. Per l’Inter riguardano principalmente il reparto offensivo. Con un nome a occupare la casella del sogno di mercato: Joshua Zirkzee. Il talento del Bologna è identificato da molti, tipo Zanetti, come il tassello ideale per rinforzare il parco attaccanti di Inzaghi. C’è però una specifica da fare. Attenzione a pensare di sostituire Thuram con l’olandese.

QUESTIONI ECONOMICHE – Chi scrive sta chiaramente mettendo le mani avanti. Ma conoscendo la situazione economica dell’Inter, per arrivare a Zirkzee è facile immaginare la necessità di un sacrificio. E il nome di Thuram viene naturale. Il francese infatti è arrivato a zero e ha vissuto di gran lunga la miglior stagione in carriera. Una sua cessione insomma sarebbe assai remunerativa, e garantirebbe una plusvalenza ghiottissima. Però, appunto, per quanto il nove del Bologna sia una punta di indubbio talento il lavoro che fa in campo è molto diverso da quello del nove dell’Inter.

LAVORI OPPOSTI – Thuram è stato un innesto fondamentale nello spartito di Inzaghi. Guardiamo la sua heatmap stagionale presa da Sofascore:

Risulta evidente come, pur svariando per tutto il campo, Thuram vada a puntare l’area. Ed è questa la sua importanza assoluta nel gioco dell’Inter: il francese è determinante coi suoi movimenti verticali, con e senza palla. Il suo lavoro nel profondo allunga le difese avversarie, cambiando gli spazi per i compagni. Guardiamo invece come gioca Zirkzee:

L’olandese è molto più presente nel gioco, ma la sua zona di influenza preferita è la trequarti. La sua tendenza è quella di venire incontro ai centrocampisti, per cercare la palla e cucire il gioco. Scendendo fino alla metà campo. Un lavoro che lo allontana dall’area di rigore. Che tende a stringere il campo, per così dire, e richiede che siano i compagni ad attaccare la linea difensiva in verticale. Un lavoro sostanzialmente opposto a quello di Thuram all’Inter. I due insomma sarebbero complementari in campo. Pensarli quindi come alternativi sul mercato comporta un rischio tecnico.

 

 

Pubblicato da
Giulio Di Cienzo

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