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Inter-Empoli chiama i nerazzurri a dimostrare personalità

Inter-Empoli sarà una partita decisamente più complicata di quello che può sembrare sulla carta. Per i nerazzurri infatti servirà una grossa dimostrazione di personalità, per un insieme di fattori.

PARTITA TRAPPOLA – Inter-Empoli può sembrare una partita semplice sulla carta. In casa, contro una squadra appena sopra la zona calda della lotta salvezza. Invece per i nerazzurri l’impegno a San Siro coi toscani si è trasformato in una gara trappola. E per uscirne servirà in primo luogo una grossa dimostrazione di personalità.

FATTORI DI RISCHIO – Sulla sfida con l’Empoli infatti convergeranno tre fattori che costringeranno l’Inter a superare un ostacolo ben superiore a quello che sembra. Il primo è dato dal momento della squadra di Inzaghi. La sconfitta in Supercoppa, il pari col Bologna e i problemi di infortuni hanno aperto delle crepe. La squadra non è al massimo, e serve uno sforzo collettivo per arrivare al risultato. E se questo si è visto già come possa essere complicato anche col Venezia, più in basso in classifica dell’Empoli, ci sono altri due fattori ad aumentare ancora la difficoltà specifica della partita coi toscani.

QUESTIONI AMBIENTALI

PRESSIONE ESTERNA – Il secondo fattore di difficoltà è la pressione data dalla vittoria del Napoli. Dopo il pari col Bologna la squadra di Conte ha rimesso distanza vincendo in trasferta con l’Atalanta. Una vittoria di spessore, di quelle che danno un segnale. L’Inter non può rispondere con un avversario di pari livello, ma deve portare a casa tre punti per mantenere le distanze al minimo. A San Siro c’è “solo” l’Empoli, ma bisogna vincere. Bisogna mantenere il cammino, non dare la sensazione di poter mollare. E questo porta una pressione maggiore. In più in un ambiente in condizioni particolari.

PRESSIONE INTERNA – Il terzo fattore infatti è San Siro. La pressione sull’Inter non arriverà solo dall’esterno, come dal risultato del Napoli, ma anche dagli stessi interisti. Il momento è delicato, la percezione è che tutto stia per finire. Se non che sia già finito. La pazienza non c’è più, il sostegno barcolla. Basta poco per far mugugnare lo stadio. Serve il risultato e serve pure in fretta. Per uscire da tutto questo insieme alla squadra servirà una prestazione di grande personalità. Per dimostrare di essere ancora sul pezzo, e di poter continuare a lottare per il vertice.

 

Giulio Di Cienzo

Giulio Di Cienzo, nasce a Milano e si costruisce negli anni una passione per il calcio equamente divisa tra razionalità e passione. La parte più calda sta in Sudamerica, l’unico tifo è per l’inter.

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