Inter, dopo Lukaku tocca a Scamacca: da possibilità ad avversari!
L’Inter ha rispedito Lukaku nella sua nuova casa, Roma. Fra qualche giorno sarà il turno di Scamacca, uno dei nomi in lista nel mercato estivo per il rinforzo offensivo. Il finale sarà uguale?
PRESENTE – L’Inter è ormai ben definita, con ogni pedina scelta con cura da Simone Inzaghi e dallo staff dirigenziale nerazzurro. Tutti hanno un ruolo e una gerarchia precisi, andando a formare un organico ottimizzato per rendere al meglio in ogni competizione. In estate, però, queste certezze non c’erano ancora e l’Inter che vediamo ogni settimana in campo sarebbe potuta essere completamente diversa. Questo vale soprattutto per l’attacco, dove sin da subito l’unica sicurezza di Inzaghi portava il nome di Lautaro Martinez, tra l’altro elevato al rango di capitano nerazzurro. In questo momento accanto a lui troviamo Marcus Thuram, grande colpo dell’Inter alla luce delle sue prestazioni, Alexis Sanchez e Marko Arnautovic. Il cileno non al massimo della forma, ma comunque disponibile; l’austriaco purtroppo ancora ai box e praticamente inesistente dall’inizio della stagione.
Lukaku ma non solo: da potenziale innesto ad avversario
CONDIZIONALE – Bisogna essere onesti, però, e dire che l’attacco dell’Inter sarebbe potuto essere tutt’altro. I fili che mantengono stabili gli equilibri del mercato sono facili da spezzare e le carte si rimescolano di giorno in giorno sul tavolo delle trattative. Lo sappiamo bene, visto com’è andata a finire la vicenda Romelu Lukaku, che senza battere ciglio ha tradito l’ambiente nerazzurro, pronto invece ad acquistarlo a titolo definitivo. Nell’attacco nerazzurro che “poteva essere” c’era proprio il belga, ora invece stabilitosi temporaneamente a Roma. I nomi susseguitisi nella lista estiva dei suoi sostituti sono stati davvero tanti: fra questi anche quello di Gianluca Scamacca. L’italiano per alcune ore sembrava davvero a un passo dallo sposare la causa nerazzurra, salvo poi farlo ma nella sponda bergamasca.
EX ANNULLATO – In questo momento l’Inter è convinta delle scelte adottate nel corso dell’estate. A confermarlo sono i numeri di quell’attacco, che pur non ancora completo, sta ampiamente e adeguatamente adempiendo il proprio dovere. La mente umana, però, è progettata per fare congetture e per elaborare pensieri retroattivi. In tanti, sicuramente, si saranno chiesti: “Come sarebbe andata se…?”. Difficile rispondere. Decisamente più fattibile, invece, è misurarsi in mezzo al campo, da avversari, proprio con quei giocatori che sarebbero potuti appartenere al team Inzaghi. Con Lukaku la partita si è già conclusa. Anzi, a dir la verità non è mai iniziata. Domenica scorsa il belga era attesissimo (per essere fischiato, si intende) sul campo di San Siro ma la sua è stata più che altro una non-presenza. Le sue doti realizzative sono innegabili, purtroppo, e nell’esordio stagionale romano lo ha dimostrato. Ma contro l’Inter non ha praticamente avuto la possibilità di utilizzarle. Vuoi la tensione di chi sa di essere un ospite indesiderato, vuoi la paura di incrociare lo sguardo di chi sai di aver tradito, vuoi la bravura della difesa dell’Inter, che lo ha totalmente annullato.
Verso Atalanta-Inter, il prossimo “se” è Scamacca
AVANTI IL PROSSIMO – Dopo Lukaku per l’Inter è il turno di sfidare un altro di quegli attaccanti che “sarebbe potuto essere ma non è stato”. A distanza di solo una settimana dal duello contro la Roma dell’ex belga, ecco che arriva subito quello contro l’Atalanta di Scamacca. L’attaccante italiano sembra già pronto per attendere al varco i nerazzurri: la doppietta messa a segno ieri contro l’Empoli è un chiaro segnale. Ma, come detto in precedenza in merito a Lukaku, il potenziale offensivo e il buon rendimento con la nuova squadra non è tutto. Un po’ come a dire: “Can che abbia non morde (l’Inter)”. Anche il belga, infatti, prima della sfida di San Siro era reduce da un importante gol in Europa League contro lo Slavia Praga (per non parlare di quelli messi a segno fino a quel momento in campionato). Chissà, dunque, se la difesa nerazzurra sarà efficiente allo stesso modo anche in Atalanta-Inter. E se, stavolta senza l’aiuto dei rumorosi fischietti, riuscirà a stroncare sul nascere il pericolo di un avversario che sarebbe potuto perfino essere un compagno di squadra.