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Inter, mercato 2024 quasi chiuso. Ma le priorità del 2025 sono già chiare

L’Inter sta concludendo le operazioni in entrata per il 2024. E si prepara a programmare la prossima sessione di mercato nell’estate 2025. Con diverse priorità già definite.

ASSETTO QUASI PRONTO – L’Inter ha già iniziato la stagione 2024/25 quasi al completo. Alla rosa a disposizione di Simone Inzaghi manca infatti solo un elemento. Ossia il backup di Alessandro Bastoni sulla sinistra della difesa. Elemento già individuato in Tomas Palacios, sempre più vicino a vestire i colori nerazzurri. Il difensore argentino classe 2003 andrà così ad aggiungersi agli innesti di Mehdi Taremi in attacco, Piotr Zielinski in mediana e Josep Martinez in porta. Squadra completa, quindi. Ma con una prospettiva temporale piuttosto breve. Perché dopo questa sessione di conservazione, Beppe Marotta e Piero Ausilio dovranno quindi prepararsi a un mercato più trascendentale nel 2025. Con diverse priorità chiare e definite già oggi.

Nell’Inter 2025/26 tre ruoli (quasi) scoperti

RICOSTRUIRE DA ZERO – Al 1° luglio 2025 l’Inter non avrà più in rosa un’intera coppia dell’undici titolare. Ossia Francesco Acerbi e Stefan de Vrij, entrambi in scadenza di contratto al termine di questa stagione. Un problema che forse meritava una soluzione (parziale) anticipata già in questa sessione. Ma che l’Inter ha scelto volontariamente di rimandare alla prossima estate. In cui la principale priorità di mercato sarà ancora una volta un nome forte in difesa. Che richiederà con ogni probabilità un investimento dalla portata economica rilevante. Anzi, un investimento doppio, considerando che serviranno un titolare e la sua riserva. Un investimento che non potrà essere sbagliato, e sul quale Marotta, Ausilio e Baccin dovranno iniziare a lavorare sin da ora, così da chiuderlo il prima possibile nella prossima sessione. Questa è la priorità per il 2025, pertanto l’esigenza principale. Ma non l’unica, come dicevamo.

ALTERNATIVE DA TROVARE – Nell’estate 2025 potrebbero ritrovarsi vuoti altri due ruoli nella rosa dell’Inter. In primis quello del quarto attaccante, uno dei leit motiv di questa sessione. Ad oggi, tanto il contratto di Marko Arnautovic quanto quello di Joaquin Correa scadranno il 30 giugno 2025. L’Inter spera di liberarsi di uno dei due (l’argentino) già in quest’ultima settimana di mercato 2024. Ma ciò non toglie che il reparto offensivo dovrà essere ugualmente rinforzato la prossima estate. Con il nome di Jonathan David che inizia a prendere quota. Dato che soddisfa le esigenze di Marotta e di Oaktree: il suo contratto col Lille scade l’anno prossimo, e al momento guadagna meno di un milione di euro (fonte: capology). E occhio anche al ruolo di terzo portiere, dove la situazione è identica. Due giocatori (Raffaele Di Gennaro e Ionut Radu) in scadenza tra un anno, con uno dei due in partenza già oggi (il rumeno). Facile che qui si propenda per il rinnovo dell’italiano, utile anche per le liste essendo cresciuto nel vivaio Inter. C’è poi un altro aspetto da tenere in considerazione, che riguarda però la rosa nerazzurra in senso più ampio.

La rosa dell’Inter favorisce la strategia di Oaktree

INIZIARE LA RIFONDAZIONE – Al momento l’Inter ha ben dieci giocatori over30 in rosa. Partendo dalla porta (Sommer, 1988), passando per difesa (Acerbi 1988, Darmian 1989, de Vrij 1992) e centrocampo (Mkhitaryan 1989, Calhanoglu e Zielinski 1994), e finendo in attacco (Arnautovic 1989, Taremi 1992, Correa 1994). E la metà di questi ha un contratto che va oltre il 2025 (Sommer, Mkhitaryan, Calhanoglu, Zielinski e Taremi). Gli altri cinque – Darmian si aggiunge ai quattro citati nei paragrafi precedenti – andranno invece sostituiti del tutto. Con profili obbligatoriamente più giovani. In linea con la strategia di Oaktree, che vuole ringiovanire la rosa nerazzurra. E questo, dopo quello della coppia di difensori centrali, sarà il terreno in cui proprietà e dirigenza dovranno scendere maggiormente a compromessi. Individuando profili giovani ma al tempo stesso con sufficienti dosi di esperienza, così da non compromettere la competitività. E limitando il più possibile l’esborso economico, così da procedere con l’opera di risanamento del bilancio. Una sfida non facile ma cruciale: dal mercato 2025 passerà il futuro prossimo dell’Inter, che non potrà permettersi errori.

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