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L’Inter non punta sui propri giovani: il modello da seguire al più presto

Nelle passate stagioni i tifosi interisti hanno assistito a una pessima gestione del settore giovanile. L’Inter non riesce a puntare sui propri giovani e si trova costretta a pagare a peso d’oro quelli delle altre squadre. 

GIOVANI – L’Inter non punta sui propri giovani. La squadra di Cristian Chivu l’anno scorso ha vinto il Campionato Primavera. Nessuno dei ragazzi di Chivu è però salito in prima squadra. La società opera nello stesso modo da qualche anno a questa parte. I prodotti del settore giovanile vengono girati in prestito, oppure inseriti nelle trattative per gli obiettivi di mercato. Il caso più eclatante è chiaramente l’acquisto di Radja Nainggolan. Per il belga, oltre all’investimento economico, furono aggiunti i cartellini di Davide Santon e Nicolò Zaniolo. Stessa sorte per Jens Odgaard, finito al Sassuolo nella trattativa per Matteo Politano.

20 MILIONI – Quest’estate si è andati oltre. A causa dei problemi finanziari è stata “necessaria” la cessione del gioiellino Cesare Casadei al Chelsea per circa 20 milioni. Dopo la tripletta di oggi (vedi articolo) è facile gridare “rimorso Inter!“. La decisione fu presa per evitare di dover salutare un big, preferendo la cessione del miglior prodotto della Primavera dello scorso anno. Prova del fatto che non c’è un progetto a lungo termine. Così però, non si cresce. Il futuro in questo momento non si riesce a vedere. La situazione economica pesa sulla società che si trova con i rubinetti bloccati.

OPERAZIONI – I giovani nerazzurri fanno però gola agli altri club. Basta guardare la stagione i Giovanni Fabbian, già a quota 4 gol in Serie B con la Reggina. Su di lui c’è l’interesse dell’Atalanta, tanto che si parlava di un’ipotetica operazione con i bergamaschi per Giorgio Scalvini (vedi articolo), inserendo il cartellino dell’ex Primavera Inter per abbassare il prezzo. Fa sorridere che entrambi i giocatori siano del 2003. Un’operazione folle, che dimostrerebbe per l’ennesima volta che l’Inter punta sui giovani, però pagando a peso d’oro quelli degli altri.

FUTURO – Il modello da seguire, che comporta ovviamente un certo tipo di investimento, è quello della Juventus. L‘Under 23 è una soluzione in cui i migliori prospetti del settore nerazzurro potrebbero crescere senza pressioni e con la tranquillità di giocare. Anche perché spesso i giovani in prestito non trovano spazio. I bianconeri quest’anno hanno potuto contare su Niccolò Fagioli e Fabio Miretti. Non per forza dovranno diventare dei fenomeni, ma dandogli spazio si ha il modo di scoprirlo. Questa dev’essere la strada che i nerazzurri dovranno percorrere nei prossimi anni, si spera al più presto.

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