Inter, la prima sconfitta non spaventa: ma l’attacco è da ritrovare
L’Inter, reduce da una sconfitta contro il Bayer Leverkusen in Champions League, dovrà lavorare su un problema. La sconfitta di per sé non cambia di molto la classifica e non compromette l’ottimo lavoro svolto fin qui. Ma c’è un dato e un atteggiamento in attacco che fa riflettere e su cui Simone Inzaghi e il suo staff dovrà inevitabilmente lavorare.
DA RIVEDERE – La mancanza di incisività in attacco è un fattore che si era già presentato nel corso di questo inizio stagione, ma che non ha mai causato troppi problemi dal punto di vista del risultato, fortunatamente. Soprattutto in Champions League, l’Inter ha sempre mostrato grande personalità, grande attenzione nella fase difensiva e capace in qualche modo di trovare il gol vittoria decisivo. Escludendo i quattro gol rifilati alla Stella Rossa, avversario modesto rispetto agli standard europei, l’Inter ha segnato appena tre reti nelle altre cinque partite di Champions League. Una su rigore (Hakan Calhanoglu contro l’Arsenal), un autogol contro il Lipsia e il gol segnati da Marcus Thuram contro lo Young Boys. Nessun gol realizzato contro Manchester City e Bayer Leverkusen, gare in cui i nerazzurri non sono mai riusciti a trovare la via del gol. L’attacco fin qui ha prodotto poco, a partire da Lautaro Martinez, entrato anche ieri a partita in corso. Non brillano neanche Marko Arnautovic e Mehdi Taremi, quest’ultimo sempre titolare in Europa.
Attacco Inter, momento no: servono risposte
LA SITUAZIONE – Il dato più preoccupante è la difficoltà di creare occasioni contro squadre di alto livello. Le partite contro City, Leverkusen e Arsenal hanno evidenziato un reparto avanzato spesso isolato, incapace di incidere nei momenti decisivi. Lautaro Martinez, leader tecnico e carismatico dell’attacco nerazzurro, fatica a trovare spazio contro difese organizzate. Il confronto con il campionato italiano, dove l’Inter mantiene un attacco prolifico, mostra come la differenza di qualità degli avversari sia un fattore cruciale. In Serie A, i nerazzurri beneficiano di spazi maggiori e ritmi meno intensi, situazioni che non si ripresentano a livello europeo. Inzaghi e la dirigenza dovranno valutare attentamente questa situazione. L’attacco dell’Inter necessita di maggiore profondità, soluzioni alternative e, forse, innesti di qualità nel mercato di gennaio.