L’Inter deve riscoprire se stessa per poter tornare quella ammirata nello scorso anno. Un processo, quest’ultimo, che richiede piena forma fisica e mentale per potersi verificare.
IL PUNTO – L’Inter non è stata in grado di presentare una costanza di rendimento e di gioco nel suo inizio di stagione. La macchina quasi priva di pecche, cui abbiamo assistito nella scorsa stagione, è al momento soltanto un ricordo. Quello che è mancato, nello specifico, è il binomio tra bellezza formale e concretezza sostanziale. Ovvero, quella capacità di combinare un gioco frizzante e dinamico con una solidità in difesa e in attacco. Perché la forma massima dell’inzaghismo è quella consistente nel saper vestire più abiti nel corso di una stagione e di una stessa partita. Acquisendo la consapevolezza di poter assumere forme diverse a seconda del contesto.
UN’IDEA – Il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi potrebbe optare per una serie di cambi, a partire dalla sfida contro l’Udinese in Serie A, al fine di cambiare direzione prima che divenga tardi dal punto di vista della classifica. Per questo motivo, affidarsi a calciatori non titolarissimi come Yann Bisseck o Piotr Zielinski acquisisce un senso molto particolare se inserito nella situazione in cui si trova ora la squadra nerazzurra. Quella di una formazione che per riscoprire le sue virtù deve cambiare interpreti, nella speranza di individuare quelli giusti per recitare il ruolo richiesto dal contesto di specie.
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