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Inzaghi all’Inter è sinonimo di progettualità. E lo scenario è ottimale

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Simone Inzaghi rappresenta l’uomo giusto per il progetto avviato all’Inter da Steven Zhang e proseguito da Oaktree. Lo scenario può essere favorevole, dati i presupposti.

LA SITUAZIONESimone Inzaghi sta guidando l’Inter da quattro stagioni, con 6 trofei conquistati e una svolta dal punto di vista dell’atteggiamento da assumere in campo che è sotto gli occhi di tutti. Quando il tecnico piacentino è arrivato ad Appiano, l’Inter si trovava a fare i conti con l’esigenza di sostituire un allenatore come Antonio Conte, entrato con forza nei cuori dei tifosi, le cui idee erano diventate la bussola che orientava le scelte e i comportamenti in campo dei calciatori nerazzurri. In più, Inzaghi ha dovuto rinunciare anche al calciatore in quel momento più decisivo del club, quel Romelu Lukaku la cui intesa con Lautaro Martinez era stata una delle chiavi del successo di marca contiana.

Inzaghi, l’arrivo all’Inter e la strada tracciata con la forza delle idee

IL PERCORSO – Entrando in punta di piedi nel mondo Inter, senza avere però alcuna intenzione di rinunciare alle proprie idee, Inzaghi ha iniziato molto bene il suo cammino nel club nerazzurro. I successi in Coppa Italia e Supercoppa italiana non sono stati però confermati in Serie A, con la beffa di Bologna che difficilmente i tifosi e la società riusciranno a dimenticare. Poi è arrivato, nella successiva stagione, il brillante cammino in Champions League, con i nerazzurri che hanno saputo superare un girone che prevedeva anche Bayern Monaco e Barcellona. Con un sorteggio più agevole agli ottavi, ai quarti e in semifinale, l’Inter si è portata a un passo dalla quarta Champions League della sua storia. Ma la sconfitta, giunta per 0-1 contro il Manchester City, ha rappresentato la chiave per l’accesso allo step successivo, quello della consacrazione definitiva.

SCUDETTO E FUTURO – Il bel gioco non è mai mancato, ma la costanza di rendimento nell’arco di una partita e di una stagione sì. Grazie allo step mentale compiuto a seguito di quella finale sfortunata, l’Inter di Inzaghi ha trasformato quella “forza in potenza” in “forza in atto”, riuscendo a sapersi rendere interprete sia della componente dello spettacolo che di quella del pragmatismo. Su queste basi, i successi conseguiti in questa stagione nella Champions League testimoniano il progressivo perfezionamento di questo binomio. Una compresenza di valori che ha reso Inzaghi sempre più stimato a livello internazionale, soprattutto in Premier League. Ma la strada tracciata insieme è troppo stimolante per cambiare rotta. Inzaghi ha rifiutato ogni pista estera perché il proprio obiettivo è di continuare ad alimentare il suo percorso di nuove idee, nuovi successi, nuove vette.

Pubblicato da
Michele Maresca

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