L’Italia non sfrutta l’Inter: a Spalletti sfugge un dettaglio
L’Italia è scivolata in basso dopo la sconfitta amara e cocente contro la Spagna nella seconda partita degli Europei. Tante sviste in casa azzurri, nonostante un blocco importante come quello dell’Inter.
ERRORE – Archiviata la partita contro la Spagna a Euro2024, l’Italia si ritrova a dover fare i conti matematici in vista del passaggio dei gironi all’Europeo in Germania. Il clamoroso capitombolo contro gli spagnoli ha spento l’entusiasmo degli Azzurri nato dopo la vittoria – bella ma sofferta – contro l’Albania di Asllani. Ma quello che è risaltato di più agli occhi di tifosi e addetti ai lavori, è stata la mancanza di idee di gioco e una qualità scadente da parte dell’intero gruppo. Squadra che vanta un blocco importante come quello dell’Inter e allo stesso tempo un gruppo che solo tre anni fa era riuscito ad arrivare in cima all’Europeo dopo aver battuto l’Inghilterra. Allora ci si chiede come sia stato possibile scivolare così in basso.
L’Italia non segue i club: Spalletti non valuta una cosa
LAVORO – Quello che viene contestato a Spalletti è stata la grinta che non ha saputo trasmettere ai suoi. Un assenza micidiale nella partita persa contro la Spagna. Nonostante il passivo possa ingannare, il ct degli azzurri non ha saputo sfruttare al massimo una squadra che da tempo nei club di appartenenza era rodata verso un unico sistema. La difesa a tre infatti, avrebbe potuto garantire più fluidità agli Azzurri che invece sono rimasti impantanati in errori basilari permettendo alla Spagna di giocare a piacimento.
TRE – La grande occasione della difesa a tre poteva rendere l’Italia più pericolosa anche in ottica offensiva. Con Dimarco e Di Lorenzo – tre esperti nel settore – era doveroso provarci. A questo andava aggiunto come Alessandro Bastoni, centro e perno della difesa di Spalletti, gioca da quasi 4 anni con la difesa a tre. Prima Conte e poi Inzaghi hanno plasmato spesso il suo modo di giocare, imparando anche a gestire gli spazi come braccetto destro. Stesso discorso che vale anche per Calafiori e Matteo Darmian che sanno fare alla perfezione sia gli esterni alti che come braccetti.