Klaassen a centrocampo è l’ultimo regalo dell’Inter a Inzaghi, salvo altre clamorose sorprese. Perché il calciomercato non è ancora chiuso e può ancora svilupparsi qualcosa in uscita (necessariamente). Quindi anche in entrata (volendo). Analizziamo l’ultima modifica in arrivo
LOW AND LAST – L’arrivo last minute e soprattutto low cost di Davy Klaassen migliora ulteriormente il centrocampo dell’Inter in termini di qualità ma…? Ma non lo completa. Mai. Perché il classe ’93 olandese in uscita a costo zero dall’Ajax non è il centrocampista mancante nell’idea di Simone Inzaghi in base al reparto attuale. Klaassen è un centrocampista offensivo che può essere impiegato anche in posizione più arretrata, perfino davanti alla difesa, ma resta un profilo da metà campo avversaria. La mezzala strutturata fisicamente, con caratteristiche perlopiù difensive e di quantità, non c’è ancora. Il reparto mediano dell’Inter non presenta un profilo che supera il metro e ottanta. Eccezion fatta per Lucien Agoumé, che – più che un esubero – sembra diventato una figura utile in caso di emergenza. Una scelta precisa o una conseguenza del mercato fatto seguendo precisi incastri per mantenere un certo equilibrio a livelllo di costi? Al momento sembra più la seconda opzione. Come se la strategia sia stata cambiata in corsa (per necessità?). Ed eventualmente Inzaghi darà la sua versione a mercato chiuso. Ma come si inserirà Klaassen nei nuovi schemi dell’Inter di Inzaghi? La risposta è più facile di quello che sembra.
UPGRADE BACKUP – Nel gioco delle coppie della nuova Inter di Inzaghi, per caratteristiche Klaassen è l’upgrade di Stefano Sensi come backup di Henrikh Mkhitaryan nel ruolo di mezzala – sinistra – con compiti in costruzione e inserimento. Il 30enne olandese è fisicamente più integro di Sensi ma non garantisce minutaggio da titolare. Facendo una banale considerazione: in una partita da circa 100′, sfruttando Mkhitaryan per un’ora abbondante (fino al 70-75′), Klaassen è il ricambio ideale per i 25-30′ finali in gestione del risultato favorevole o eventualmente per approcciare in maniera più offensiva alla ricerca del gol. Tradotto in linguaggio interista: Klaassen dà (“dovrebbe dare”) più garanzie di Sensi da vice-Mkhitaryan. E a questo punto Sensi è davvero di troppo (invece Agoumé no, ndr). Perché tenerlo come settimo centrocampista, fuori dalla lista UEFA, sarebbe un autogol per tutti. In attesa di capire cosa succederà ancora in queste ultime frenetiche ore di calciomercato, la situazione è la seguente: Klaassen “esclude” Sensi da ogni potenziale rotazione di centrocampo ma non risolve la lacuna presente nell’attuale reparto di Inzaghi. L’Inter può ancora sistemare questo bug, magari non solo non sacrificando Agoumé…
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