Lautaro Martinez col Cagliari brilla nel lavoro oscuro

Cagliari-Inter per Lautaro Martinez è stata una gara con molte sfaccettature. L’argentino oltre al gol si è impegnato nel lavoro oscuro.

NON SOLO IL GOL – Lautaro Martinez col Cagliari non ha vissuto una gara facile. Gli 1,87 xG che ha messo insieme da solo infatti sarebbero stati un macigno se non avesse segnato, o peggio se l’Inter non avesse vinto. Il gol però è arrivato a rasserenare tutto. La gara dell’argentino però non va limitata a quel tocco davanti alla porta su assist di Barella.

CONTRIBUTO COMPLETO – Il contributo del capitano dell’Inter al gioco della squadra infatti è sempre andato oltre i gol. Poi ha anche sempre segnato, ma è tutto il resto a rendere Lautaro Martinez un giocatore fondamentale. E col Cagliari il Toro non ha fatto mancare impegno e concentrazione. Nemmeno quando i gol sbagliati potevano annebbiarlo.

LA PARTITA OLTRE I TIRI: BENE LAUTARO MARTINEZ

PRESENZA NEL GIOCO – Iniziamo dai tocchi. Lautaro ne ha messi insieme 43, un numero che mostra una certa partecipazione alla manovra. Il capitano ha trovato spazi e si è fatto vedere. Cosa che non gli è riuscita sempre. Manca ancora la precisione, l’efficacia nelle giocate dei tempi migliori, ma comunque col Cagliari troviamo un passaggio chiave. Arriviamo però al lavoro oscuro.

SACRIFICIO DA CAPITANO – Lautaro per cominciare è quarto per km percorsi con 10,340. Un contributo notevole per una punta. In questa corsa oltre a cercare la porta si è speso nella lotta. Sono 8 i contrasti a terra tentati, 2 i contrasti, 2 i falli subiti. E soprattutto 5 i recuperi. terzo dell’Inter alla pari con Bastoni. Un lavoro in non possesso fatto di fisico e sacrificio. Premiato col gol del 2-0.